Il tema della sicurezza è da tempo al centro dell'attenzione nel mondo del ciclismo professionistico. Negli ultimi anni si sono verificati numerosi incidenti durante le corse, a volte anche con conseguenze tragiche. L'ultimo caso è quello della juniores Muriel Furrer, morta in seguito a una caduta ai Mondiali di Zurigo dello scorso settembre. Non serve però andare troppo indietro per ricordare la scomparsa di André Drege al Giro d'Austria e quella di Gino Mäder al Giro di Svizzera. Parlando con La Gazzetta dello Sport, Chris Froome ha chiesto un intervento per ridurre i rischi e rendere le corse più sicure.

Secondo il campione britannico, l'evoluzione tecnologica del Ciclismo ha aumentato vertiginosamente le prestazioni e le velocità, moltiplicando i pericoli. Froome ritiene che limitando i rapporti delle biciclette si migliorerebbe la sicurezza.

'Serve un limite all'evoluzione tecnologica del ciclismo'

All'alba della sua ultima stagione da professionista, Chris Froome ha parlato di quanto sia cambiato il ciclismo negli ultimi anni e come le corse siano diventate più stressanti e pericolose: "Il ciclismo va sempre più veloce, si corre in modo diverso, c'è più lotta per tenere le prime posizioni del gruppo e purtroppo vediamo che ci sono più incidenti gravi".

Secondo Froome, bisognerebbe intervenire per limitare le velocità.

Negli ultimi anni, i corridori hanno iniziato a usare rapporti sempre più lunghi per spingere al massimo anche nei tratti di discesa, magari per recuperare delle posizioni in mezzo al gruppo. Froome ritiene che questo sia uno degli aspetti su cui intervenire, probabilmente il più immediato da mettere in pratica: "Credo che dovremmo discutere se sia il caso di mettere un limite all'evoluzione tecnologica del ciclismo per pensare alla sicurezza.

Potrebbe essere qualcosa di semplice come limitare i rapporti che usiamo".

Il campione britannico ha fatto degli esempi concreti su come dovrebbe essere attuata questa sua proposta: "Questo non significa pedalare con i rapporti che usano gli juniores, ma non vedere più corridori che fanno le volate con moltipliche da 60 denti, come avviene ora in certe corse".

'Dobbiamo tenere più basse le velocità nelle discese'

"Per spingere una moltiplica da 60 denti bisogna andare a ottanta all'ora e si continua a pedalare. Forse dovremmo mettere un limite a 56 o a 54 per tenere più basse le velocità nelle discese", ha proposto Chris Froome, che vede questo intervento necessario anche a causa della velocità con cui i ragazzi delle categorie giovanili vengono buttati nel grande ciclismo del World Tour.

"In gruppo l'età media è sempre più bassa. Questo significa che anche il livello di esperienza è più basso. Forse i giovani meno esperti vanno più velocemente e corrono più rischi" ha sostenuto Froome, cogliendo l'aspetto surreale della situazione. "Per tanti anni abbiamo cercato il modo di andare più forte lavorando sull'aerodinamica, sull'alimentazione, sull'allenamento. Tutte queste cose ora stanno lavorando insieme", ha commentato Chris Froome.