È stato un Alberto Contador piuttosto anonimo quello che si è visto in questa settimana al Giro del Delfinato. Contrariamente al suo solito stile di corsa, il fuoriclasse spagnolo si è sempre mantenuto passivo, un atteggiamento dettato da una condizione non ancora al top ma anche dalla volontà di affrontare il Delfinato pensando solo alla preparazione per il Tour de France. Contador è arrivato in grande ritardo nell’ultima tappa di montagna, ed ha spiegato di non aver voluto forzare sentendo troppo dolore alle gambe.

Contador, un Delfinato in difesa

La storia di Alberto Contador racconta di un campione che sempre, ad ogni corsa grande o piccola, ha pensato ad attaccare e fare spettacolo. Stavolta al Giro del Delfinato il fuoriclasse spagnolo ha trattenuto il suo istinto battagliero, interpretando la corsa all’insegna della regolarità, senza scatti e fantasia. Contador ha interpretato la corsa unicamente come una tappa di avvicinamento al Tour de France, senza mai pensare al risultato. L’ultima giornata ha visto un Contador in difficoltà sulla salita finale di Plateau de Solaison. Il campione della Trek si è staccato verso metà salita ed ha concluso con oltre 4 minuti di ritardo dal vincitore Jakob Fuglsang. L’ultima salita è stata affrontata ad un ritmo altissimo” - ha spiegato Contador al sito ufficiale della Trek Segafredo -.

Ho sentito un grande dolore alle gambe ed ho preferito continuare facendo il mio ritmo. Sentivo che era meglio risparmiare energie ed andare più tranquillamente al traguardo. Nella classifica finale del Giro del Delfinato Contador è sceso fino all'11° posto.

"Più fresco di un anno fa"

Nonostante i risultati e questa impressione poco confortante Alberto Contador ha spiegato di uscire con delle buone sensazioni da questo Giro del Delfinato, proprio grazie al fatto di non essersi spremuto fino al limite. "La cosa più importante è che ho finito questa corsa con una sensazione di freschezza mentre l’anno scorso ero molto stanco. Ora posso recuperare bene nei prossimi tre giorni e poi riprendere la preparazione" ha spiegato Contador, che ha ricevuto dei dati importanti da questa corsa in funzione del cammino verso il Tour de France che scatta il 1° luglio da Dusseldorf. "So di dover fare ancora del lavoro, ma sono a buon punto. Devo lavorare sull’intensità, ma per ora il piano è perfetto" ha concluso il campione della Trek Segafredo.