Domenica 25 giugno in Piemonte, con l’organizzazione di RCS Sport, si riassegnerà la maglia tricolore portata nell’ultimo anno da Giacomo Nizzolo. Al di là della sfida agonistica in sé, c’è anche una novità molto importante che caratterizza la rassegna tricolore in questa edizione 2017. I corridori italiani professionisti saranno obbligati tutti a correre il Campionato nazionale.

Chi non si presenterà al via della corsa che assegna il titolo tricolore sarà escluso dall’attività delle nazionali, e quindi non sarà preso in considerazione neanche per i prossimi Mondiali di Ciclismo che si terranno in Norvegia.

Ciclismo, tutti al tricolore

Il titolo di Campione d’Italia è certamente un successo prestigioso nel mondo del ciclismo, anche perché permette al vincitore di indossare per un anno la maglia tricolore, pur nelle sue discusse varianti volute dagli sponsor. Negli ultimi anni, però, spesso si è assistito a edizioni snobbate da diversi big, a volte per motivi di programmazione, a volte per percorsi non adatti alle proprie caratteristiche.

È un problema di cui si era spesso lamentato anche il Ct Davide Cassani, e per ovviare a questa situazione è stata presa una decisione estrema e che sta facendo discutere. La Federciclismo ha imposto l’obbligo di partecipazione al Campionato italiano a tutti i professionisti in attività. La decisione era stata presa nello scorso dicembre dal Consiglio Federale della Federciclismo ed ora è stata ribadita con una lettera inviata a tutti i corridori per ricordare che la partecipazione al tricolore è obbligatoria, salvo evidentemente motivi di salute.

Niente nazionale per chi sgarra

Questa novità così estrema, ovviamente, sta facendo discutere. L’obbligo di partecipazione potrebbe portare anche a qualche scena forse peggiore del forfait, come i ritiri dopo una manciata di chilometri di quei corridori che sono disinteressati alla corsa ma vogliono evitare le sanzioni previste per chi non si presenta al via.

Chi, senza un valido motivo, non prenderà parte al Campionato italiano sarà, infatti, escluso dall’attività delle nazionali di ciclismo, e, dunque, non potrà neanche essere convocato per i Mondiali.

I Campionati italiani di ciclismo si svolgeranno per la gara in linea dei professionisti domenica 25 giugno. Il percorso va da Asti ad Ivrea, per 245 km, con un circuito finale che comprende quattro scalate alla salita della Serra. L’organizzazione è a cura di RCS Sport.