È ancora Colombia alla Milano-Torino. Dopo il successo di Miguel Angel Lopez nella scorsa edizione anche stavolta i grandi scalatori del paese sudamericano hanno prevalso sulla dura scalata verso la Basilica di Superga. Rigoberto Uran se ne è andato prima di metà salita replicando ad un attacco di Fabio Aru. Il capitano della Cannondale è andato a vincere nonostante la rimonta finale di Adam Yates, con il Campione d’Italia al terzo posto davanti a Nairo Quintana.

Milano-Torino, l’attacco di Alaphilippe

La Milano-Torino ha presentato anche quest’anno un programma da grandi scalatori, con la doppia scalata al difficile Colle di Superga nel finale di corsa e il traguardo all’ombra della Basilica.

La prima parte di corsa, tutta pianeggiante, è andata nel segno di una fuga a quattro, con Simone Andreetta (Bardiani CSF), Gregory Rast (Trek Segafredo), Lauk (Astana) e Guillaume Bonnafond (Cofidis). I quattro hanno pedalato assieme tutta la fase pianeggiante fino a Torino, ai piedi della prima scalata verso Superga. Già sulle prime dure rampe l’attacco si è esaurito e il gruppo si è fatto sempre più ridotto. Le squadre degli uomini più attesi si sono limitate a muovere le seconde linee, annullandosi a vicenda, finchè Julian Alaphilippe (Quickstep) ha piazzato un attacco più deciso. Ma dopo lo scollinamento il talentuoso francese non ha insistito più di tanto dimostrando di non essere molto concentrato sul raggiungimento del risultato.

Nel breve piano prima della scalata finale Alaphilippe è stato raggiunto dal gruppo ridotto ad una trentina di corridori e tirato dalla Astana.

Uran fa il vuoto

All’inizio della salita finale si è già creata la selezione decisiva.

Ad aprire i giochi è stato Rudy Molard (FDJ) ed è bastato per scatenare la reazione dei big. Fabio Aru (Astana) ha reagito prontamente selezionando un drappello con Uran (Cannondale), Gaudu (FDJ) e Bernal (Androni). Il forcing di Aru ha annullato il tentativo di Molard, ma quando è stato Rigoberto Uran a partire con un lunghissimo rapporto si è creato subito il vuoto.

Lo scalatore colombiano è salito con grande forza, mentre Aru ha combattuto ma senza l’incisività dei giorni migliori. Da dietro è poi risalito molto bene Adam Yates (Orica), che nel finale ha saltato Aru ed ha recuperato terreno su Uran. Il colombiano ha però tenuto botta nonostante lo sforzo sostenuto con il suo lungo rapporto ed ha respinto Yates, che forse ha pagato un avvio di salita troppo prudente. Uran è così andato a vincere davanti a Yates e a Fabio Aru, buon terzo davanti a Nairo Quintana, uscito all’ultimo chilometro.

Il giovanissimo Gaudu ha difeso il quinto posto da Poels, poi Daniel Martin e Pinot.

Ricordiamo anche che Nibali non ha partecipato a questa Milano-Torino, preferendo prendersi un giorno di pausa in vista del Giro di Lombardia di sabato.