Fabio Aru è stato uno dei nomi più contesi del ciclomercato ormai in dirittura d’arrivo. Il campione sardo è prossimo all’annuncio del passaggio alla UAE Emirates dopo la lunga esperienza vissuta in Astana. Su Aru si era inserita anche la Trek Segafredo, che in lui aveva individuato il corridore ideale per sostituire Alberto Contador. La Trek si è però defilata dalla corsa all’ingaggio dello scalatore sardo, nonostante il suo arrivo potesse sembrare un colpo perfetto sia per questioni tecniche che di marketing.

De Jongh: ‘All’inizio era una buona opzione’

A spiegare meglio come si è svolta la vicenda tra la Trek Segafredo e fabio aru è stato uno dei direttori sportivi della squadra americana, Steven De Jongh. L’ex corridore olandese ha rilasciato alcune dichiarazioni ad un giornale del suo paese, Wielerflits, in cui ha confermato che la squadra era molto interessata ad Aru. “All’inizio era una buona opzione, visto che abbiamo come secondo sponsor Segafredo, un’azienda italiana” ha spiegato De Jongh. “Ma dopo che abbiamo ascoltato lo stipendio che ha richiesto allora non è stata più un’opzione. Quello che chiede è davvero molto e non sei sicuro di aver preso un corridore vincente, non sappiamo se potrà vincere ancora un grande giro” ha rivelato il Ds olandese.

Si parla di una cifra intorno ai tre milioni di euro all’anno richiesta da Aru, uno stipendio davvero top, non troppo lontano da quello di Chris Froome che però ha vinto quattro Tour de France. Aru ha conquistato finora una Vuelta Espana e due podi al Giro d'Italia. Nelle ultime due stagioni però non è mai salito sul podio di un grande giro.

‘Attendiamo il prossimo anno’

Nonostante il vuoto lasciato dal ritiro di Contador la Trek Segafredo ha deciso per una strategia molto prudente. La squadra americana ha contattato anche altri corridori, tra cui Rigoberto Uran e Daniel Martin, ma ha ricevuto delle richieste giudicate troppo esose. “Dovreste vedere quanti soldi chiedono dei corridori come loro, eppure Uran non è più così giovane e Martin non si sa se potrà vincere una corsa a tappe” ha dichiarato De Jongh.

La squadra correrà così nel 2018 con il solo Bauke Mollema come leader per le corse a tappe, aspettando poi di capire come si evolverà la situazione nel prossimo ciclomercato. “Forse è meglio non spendere tutti questi soldi ed attendere l’anno prossimo, forse ci saranno dei nuovi corridori” ha concluso De Jongh.