Bradley Wiggins si è tolto un grosso macigno dalle spalle. Il campione britannico, plurititolato tra strada e pista, ha ricevuto una lieta notizia in merito al presunto pacchetto sospetto, contenente sostanze dopanti, ricevuto durante il Dauphiné del 2011. Si, perché la UKAD (Agenzia anti-doping della Gran Bretagna) ha definitivamente archiviato l'inchiesta a suo carico per via della mancanza di prove consistenti.

Inoltre, l'agenzia ha anche assolto il team di Wiggins ai tempi del presunto illecito (ovvero Sky) e la stessa Federazione britannica al quale apparteneva l'uomo.

La fine di una lunga inchiesta

Wiggins ha dovuto subire una lunga serie di interrogatori (almeno 37) in 'compagnia' tutti gli indagati del caso. Ma, dopo un'estenuante inchiesta e una serie di accertamenti minuziosi, l'UKAD ha ritenuto che non esiste alcuna prova che confermi che il campione di Ciclismo britannico possa aver preso sostanze dopanti, specie perché è stata appurata l'assenza di cartelle cliniche che confermassero le richieste dell'accusa.

Stando alle parole del campione britannico di ciclismo, il prodotto incriminato non era altro che il Fluimucil, dato dietro autorizzazione della stessa UCI.

Wiggins innocente

Appresa la notizia, Wiggins ha avuto modo di esternare la propria opinione e le proprie sensazioni attraverso un cinguettio sul noto social network Twitter. Nel post (sotto riportato) il britannico ha cosi proferito: "Questo periodo è stato un inferno, una caccia alle streghe". Chiara la sofferenza dello sportivo, sotto il 'ciclone' dell'UKAD, che gli ha causato una serie di evidenti danni morali, considerando anche che, ad oggi, l'uomo non è riuscito a "determinare la sua innocenza" pienamente. Dal documento riportato nel tweet è chiaro anche capire che il britannico non ha alcuna intenzione di iniziare una carrellata di azioni legali nelle opportune sedi, ma solamente capire l'origine dell'accusa.

La reazione del web

Diversi i fan di Bradley Wiggins che sotto il tweet hanno dato sfogo alla solidarietà nei riguardi del loro beniamino: "Brad, mi dispiace per la me*** che hai dovuto affrontare. Tutti quelli che conosco ti supportano. Dimentica le cose per un pò". Questo uno dei tanti commenti sul profilo del vincitore del Tour de France 2012 che incoraggiano l'uomo a voltar pagina, prendendosi un periodo di relax per archiviare definitivamente la brutta esperienza vissuta dall'inizio dell'inchiesta ad oggi.