Non si placano le polemiche e le reazioni sul caso delle esenzioni a scopo terapeutico che ha avuto come protagonisti Bradley Wiggins e il Team Sky. Durante i suoi anni nella squadra britannica Wiggins aveva richiesto e ottenuto di poter usare il triamcinolone per curare un’allergia, un problema di salute che curiosamente si sarebbe sempre presentato prima delle corse più importanti del suo programma. La scoperta dei documenti relativi alle esenzioni ha portato ad un’infinità di accuse e polemiche, inasprite dalle ammissioni dell’ex preparatore della Sky, Shane Sutton.
Le esenzioni come marginal gains
In un documentario della BBC Sutton, ora allenatore in Cina, ha ammesso che le esenzioni a scopo terapeutico per usare dei farmaci normalmente proibiti dall’antidoping erano di fatto pianificate per consentire ai leader di essere al 100% negli appuntamenti più importanti. Si tratta di un comportamento al limite delle regole, visto che alcuni farmaci come il triamcinolone si possono usare solo se l’atleta ne ha un effettivo bisogno per curare un problema di salute. La Sky ha evidentemente giocato su questi aspetti del regolamento che lasciano uno spazio all’interpretazione, forzando sulla necessità di questi farmaci che i corridori avevano. Le esenzioni sono così state inserite nel quadro dei marginal gains, i tanti piccoli miglioramenti che producono un grande miglioramento.
‘Un asterisco sul Tour di Wiggins’
L’ultima presa di posizione molto critica sulla Sky e su Wiggins è di Prentice Steffen, medico della Garmin nel 2009. Steffen ha lavorato con Wiggins in quella stagione in cui il corridore britannico rivelò inaspettate doti nelle corse a tappe, arrivando al quarto posto nella classifica generale del Tour de France.
Il medico ha criticato apertamente la politica della Sky, arrivando a mettere in dubbio la legittimità della vittoria di Wiggins al Tour de France 2012. “Non ho mai pensato a Wiggins come ad uno che uso intenso di medicine” ha dichiarato Steffen a Cyclingnews. “E’ come se avesse avuto dei cattivi consigli ed è stato sfortunato che le cose si siano svolte in questo modo.
Se fosse rimasto con noi questo non sarebbe successo. Forse non avrebbe vinto il Tour o forse sì, ma è come se ci fosse un asterisco accanto alla sua vittoria” ha aggiunto il medico, che ha incolpato direttamente la squadra per quanto successo. “I commenti di Sutton rendono chiaramente non etico quello che hanno fatto. Tecnicamente non è illegale ma la Sky non si è comportata in modo etico” ha concluso Steffen.