Nell’anno in cui si festeggerà il ventennale della storica doppia impresa di Marco Pantani, l’ultimo ad aver vinto Giro d’Italia e Tour de France nella stessa stagione, sarà Chris Froome a cercare di ripetere le gesta dell’indimenticabile campione romagnolo. La doppietta Giro – Tour, la sua difficoltà al limite dell’impossibile, è un tema antico e affascinante quanto il Ciclismo stesso. Il primo a completarla fu Fausto Coppi nel 1949, conquistando così un risultato che in molti ritenevano sarebbe rimasto inaccessibile. Ora sarà la volta di Froome di provarci, dopo che negli ultimi anni Contador e Quintana hanno fallito l’assalto.

Froome: ‘Una motivazione completamente nuova’

Chris Froome ha motivato questa scelta di correre il Giro d’Italia, che fino a qualche settimana fa sembrava impensabile, con la voglia di cercare nuove sfide. In realtà si parla anche di un lauto ingaggio pagato sia al corridore che alla sua squadra da parte dell’organizzazione della corsa rosa, un’indiscrezione che è stata ovviamente smentita da entrambe le parti. “E’ davvero emozionante per me cercare una nuova sfida, fare qualcosa che la gente non sia aspetta” ha dichiarato Froome a Cyclingweekly dopo l’annuncio della sua presenza al Giro d’Italia. “E’ una situazione unica per me, dopo aver vinto Tour e Vuelta posso vincere una terza corsa a tappe consecutiva.

È una motivazione completamente nuova cercare di fare qualcosa di speciale nella prossima stagione” ha continuato il capitano della Sky, che ha ricordato anche il suo legame con l’Italia, nato quando correva con la Barloworld di Claudio Corti. “E’ come se la mia carriera fosse iniziata in Italia, ho vissuto lì per tre anni.

Tornare al Giro nella posizione in cui sono ora è come chiudere un cerchio” ha spiegato Froome.

Due motivi di ottimismo

Questo 2017 con le vittorie in sequenza al Tour de France e alla Vuelta Espana ha lasciato grande sicurezza a Froome, che è convinto di poter ripetere la doppia vittoria anche spostando gli obiettivi. “Sappiamo che sarebbe una grande impresa vincere Giro e Tour nel ciclismo moderno, ma il modo in cui abbiamo gestito tutto quest’anno mi dà la sicurezza di poter correre per puntare alla vittoria in entrambe le corse” ha spiegato Froome.

Se l’esperienza della stagione appena conclusa è il primo motivo di fiducia per il capitano della Sky, c’è anche il calendario a dare un’opportunità in più nel 2018. “Un altro fattore è che ci sarà una settimana di pausa in più tra Giro e Tour. È una settimana in più per recuperare ed allenarsi rispetto a quanto ci sarebbe normalmente e questo rende tutto potenzialmente più gestibile” ha spiegato ancora Froome. Lo spostamento di date, con lo slittamento di una settimana della partenza del Tour, è stato deciso per non far sovrapporre la prima parte della corsa francese alla fase finale del Mondiale di calcio.