Anche chi ha visto le poche foto apparse, ha stentato a crederci. Eppure Jimmy Connors è stato avvistato ieri per le vie del centro di Bologna. Non solo si trattava proprio di "Jimbo", ma a dimostrazione della sua reale identità, è anche spuntato un video, che ritrae il detentore di otto prove dello Slam, intento in un palleggio sui campi di terra rossa di un conosciutissimo circolo del capoluogo emiliano.

La voce si è velocemente sparsa, ed è iniziato un tam-tam sui social che ha alimentato l'entusiasmo, sopratutto da parte di quei frequentatori del Club, che ieri, erano però impegnati in tutt'altra attività. Ebbene, come hanno confermato persone vicine ai gestori del circolo Tennis, la "racchetta" statunitense si è intrattenuta nei campi in terra rossa con un suo amico in mattinata. Purtroppo le speranze di vedere "Jimbo" scambiare qualche pallina con i soci del circolo è presto sfumata, anche perchè i gestori si sono riguardati bene dal rendere pubblica la venuta in campo di Connors. Chissà l'arrabbiatura quale sarebbe stata!

Poi il longevo tennista si è recato in centro a Bologna, dove ha posato con alcuni amici sotto al Pavaglione: un ulteriore dimostrazione di quanto la sua presenza non fosse soltanto un miraggio ma una realtà.

Il personaggio

Jimmy Connors è il detentore del maggior numero di tornei vinti nel singolare maschile, ed è ritenuto da molti appassionati come uno dei maggiori interpreti della disciplina, per il suo stile unico di gioco.La carriera di Connors, nonostante i "soli" 8 Major conquistati (al pari di Ken Rosewall, Andrè Agassi e Ivan Lendl), si pone tra i primissimi posti All Times proprio per i record che ha conseguito; oltre ovviamente a quello dei 109 allori in singolare, Jimbo è stato il tennista più longevo della storia, con il suo ultimo incontro da professionista nel 1996, a 44 anni suonati, dopo venticinque anni di attività professionistica e l'aver attraversato tre diverse epoche tennistiche.

I primi anni settanta, ancora ragazzino, dove sfidò Rod Laver e Ken Rosewall, più anziani di lui di una quindicina d'anni, gli anni ottanta, come terzo incomodo fra Borg e McEnroe, ed i novanta, periodo dell'ultimo acuto, quasi quarantenne. Connors, agli Us Open del '91, riuscì infatti a raggiungere la semifinale dello Slam di casa a 39 anni, oltretutto fruendo solo di una wild card. Nell'ultima parte della sua vita si è dedicato al coaching, allenando Andy Roddick per qualche anno, e Maria Sharapova, per una parentesi durata solo qualche settimana.