L’Abu Dhabi Tour è finito nel modo più traumatico per Mark Cavendish. Il velocista della Dimension Data è caduto quando la corsa era ancora nel tratto di trasferimento, prima dell’inizio vero e proprio della prima tappa. A causare l’incidente è stata la macchina del direttore di gara che precede abitualmente il gruppo in queste fasi neutralizzate che precedono l’avvio. Cavendish ha riportato una commozione cerebrale e un colpo al collo, e dovrebbe riprendere a correre tra un paio di settimane alla Tirreno-Adriatico.

Basso: ‘La macchina ha frenato i corridori’

L’incidente che ha portato alla caduta e al ritiro di Mark Cavendish all’Abu Dhabi Tour è stato particolarmente curioso e un po’ inquietante. Il gruppo aveva appena lasciato il ritrovo di partenza per percorrere i pochi chilometri in direzione del via ufficiale. In questa fase neutralizzata la macchina del direttore di corsa, come sempre appena davanti al gruppo, ha avuto un comportamento anomalo. L’auto ha frenato improvvisamente e senza che ci fosse nessun pericolo, causando un tamponamento tra i corridori che erano appena dietro. Tra questi anche Mark Cavendish, che ha dovuto abbandonare con una commozione cerebrale.

“Cavendish era alla mia ruota” ha raccontato a Cyclingweekly Leonardo Basso, il corridore del Team Sky coinvolto nella caduta.

“La macchina che era davanti ha frenato e di conseguenza tutti i corridori che le erano dietro hanno rallentato improvvisamente. Ho sentito il colpo dietro di me, erano Cavendish ed alcuni ragazzi della Bardiani. Non capisco perché la macchina abbia frenato” si è chiesto Basso.

Colpa di un sensore

A spiegare lo strano comportamento tenuto dalla macchina è stato Stefano Allocchio, direttore di corsa dell’Abu Dhabi Tour, gara organizzata da RCS Sport.

A causare la caduta è stato un sensore automatico della macchina, uno di quegli aiuti elettronici che dovrebbero aumentare la sicurezza delle auto. “I corridori erano vicini e la macchina ha i sensori che hanno causato la frenata. Parleremo con un meccanico perché vengano disattivati, non vogliamo che accada di nuovo” ha assicurato Allocchio che poi ha promesso una visita a Cavendish per chiarire quello che è successo.

Il campione britannico si riposerà per qualche giorno per recuperare dall’infortunio: “La cosa più importante era assicurarsi che avesse le cure di cui aveva bisogno. Queste cadute a bassa velocità sono le peggiori, quando la velocità è più alta si tende a scivolare” ha spiegato il direttore sportivo della Dimension Data, Roger Hammond, che ha confermato il probabile rientro di Cavendish alla Tirreno-Adriatico.