Quella di Tom Dumoulin che si ferma a bordo strada per un bisogno fisiologico è rimasta una delle immagini più curiose della passata stagione di Ciclismo. Il campione olandese perse un paio di minuti per quell’improvviso malessere durante la tappa dello Stelvio, rischiando di compromettere tutta la sua corsa. Per non lasciare nulla al caso Dumoulin ha voluto approfondire quanto gli capitò in quella giornata, arrivando a trovare finalmente le cause che lo portarono a quella fermata.

Dumoulin di nuovo al Giro d’Italia

Il 2018 di Tom Dumoulin non è iniziato nel modo migliore. Il campione olandese ha gareggiato poco e senza ottenere risultati di spessore, frenato anche da qualche inconveniente meccanico all’Abu Dhabi Tour quando era in lizza per vincere la tappa a cronometro. La sua ultima apparizione è stata alla Milano Sanremo e il ritorno è programmato per le classiche delle Ardenne. Il punto nevralgico della sua stagione sarà anche quest’anno il Giro d’Italia, in cui si presenterà al via da campione in carica. Per cercare di confermare la maglia rosa conquistata lo scorso maggio, Dumoulin ha voluto cercare in profondità le cause di quel malessere che lo costrinse a fermarsi durante la tappa dello Stelvio per espletare un bisogno fisiologico.

Il corridore olandese si è sottoposto ad alcuni test durante la pausa invernale per capire cosa generò quel disturbo intestinale ed ora ha avuto le risposte che cercava.

Alcuni cambiamenti nell’alimentazione

Tom Dumoulin ha parlato alla tv olandese Nos dei risultati dei test a cui si è sottoposto. Dopo una serie di esami è stata scartata l’ipotesi di un virus o la presenza di batteri intestinali, mentre è stato rilevato come il campione abbia difficoltà a digerire alti livelli di fruttosio e lattosio. “Un certo numero di gruppi alimentari, come fruttosio e lattosio, non sono molto digeribili per alcune persone. Alcuni di noi hanno più problemi con questi gruppi”, ha spiegato Dumoulin da Sierra Nevada, dove si trova per un ritiro in altura in preparazione al Giro d’Italia.

“Se sei già al limite con il tuo apparato digestivo e mangi la cosa sbagliata nel momento sbagliato allora quello che è successo a me può accadere molto rapidamente” ha aggiunto il campione, che si sta abituando ad un’alimentazione a più basso apporto di fruttosio e lattosio per non incappare nuovamente nello stesso inconveniente. “In una mela ad esempio c’è molto fruttosio, quindi è meglio scegliere un kiwi. Nel latte c’è molto lattosio. È meglio quello senza lattosio oppure niente latte” ha spiegato Dumoulin.