Al termine di una battaglia di oltre tre ore è stato Elia Viviani a mettere tutti d’accordo sul traguardo di Iseo, sede d’arrivo della diciassettesima tappa del Giro d’Italia. La corsa si è risolta con un infinito braccio di ferro tra il gruppo e i corridori che hanno cercato di portare via una fuga. L’hanno spuntata le squadre dei velocisti dopo una tappa condotta a ritmi vertiginosi e finalizzata dalla Quickstep con un lavoro perfetto per lanciare Viviani, al quarto successo e sempre più vicino alla maglia ciclamino finale.
De Marchi e Sanchez indomiti
La diciassettesima tappa del Giro d’Italia, la Riva del Garda – Iseo, sembrava un’occasione giusta per lanciare al successo una fuga da lontano, una soluzione che finora ha avuto poca fortuna sulle strade della corsa rosa. Con un percorso nervoso e alla vigilia del trittico di tappe di montagna conclusivo si prospettava una giornata tranquilla ed invece è stata un’altra frazione condotta a velocità folli.
La bagarre per portare via la fuga si è scatenata fin da subito, con prima un gruppo di una ventina di uomini che ha provato ad andarsene e poi altri tentativi. La Bora Hansgrohe ha però deciso di spendere tutte le proprie energie per tenere unita la corsa e inseguire ogni attacco.
Gli uomini di Bennett hanno tenuto un ritmo altissimo per un centinaio di chilometri finchè Luis Leon Sanchez (Astana), Alessandro De Marchi (BMC), Wout Poels (Sky) e Ben Hermans (Israel) hanno approfittato del primo rallentamento per guadagnare un paio di minuti. La Bora ha però presto trovato la collaborazione della Lotto Jumbo per ridare vigore all’inseguimento e così la fuga è stata ben presto rimessa nel mirino. De Marchi e Sanchez sono stati gli ultimi a cedere, ma ad una dozzina di chilometri dal traguardo anche loro due, dopo una corsa da applausi, sono stati raggiunti.
Viviani, è poker
E’ stata così una volta generale a decidere la corsa, con uno scroscio di pioggia a disturbare le fasi finali verso il traguardo di Iseo.
Brambilla (Trek) ha provato ad approfittare di un breve strappo, ma è stato subito bloccato dalle squadre dei velocisti, e poca fortuna ha avuto anche il tentativo di Lammertink (Katusha).
La Quickstep dopo essere rimasta al coperto tutto il giorno ha guidato alla perfezione Elia Viviani nell’ultimo chilometro, molto insidioso. Quando il veronese è stato lanciato in testa al gruppo nello sprint finale non c’è stata storia, con Sam Bennett che ha vanificato il lungo lavoro dei compagni perdendo posizioni preziose nelle ultime centinaia di metri e rimontando poi solo fino al secondo posto. La terza piazza è stata per Bonifazio (Bahrein Merida) davanti a Van Poppel (Lotto Jumbo).
Con questo quarto successo Viviani ha messo anche al sicuro la maglia ciclamino, avendo ora 58 punti di vantaggio su Bennett. La classifica generale non è cambiata: Simon Yates arriva al trittico di montagne finali con un buon vantaggio, ma non ancora al riparo dalle sorprese che possono arrivare fino a Cervinia.