Dopo qualche giorno difficile Elia Viviani è tornato a mettere la sua ruota davanti a tutti. Lo sprinter veronese ha fatto valere il suo spunto nella tredicesima tappa del Giro d’Italia, la Ferrara – Nervesa della Battaglia. La corsa è stata più semplice e lineare rispetto agli ultimi giorni e questo ha portato ad una volata in cui i valori si sono ripresentati come all’inizio del Giro, con Viviani nettamente superiore. Bennett si è dovuto accontentare del secondo posto davanti a Van Poppel.

Giro d’Italia, cinque in fuga

La tappa numero tredici del Giro d’Italia era promessa ai velocisti e stavolta non ci sono state sorprese, anche grazie al miglioramento delle condizioni meteo, con solo qualche goccia di pioggia che non ha inciso molto sull’andamento della corsa.

Nelle fasi iniziali se ne sono andati in cinque, con sempre le tre squadre Professional italiane impegnate. A provarci sono stati stavolta Zhupa (Wilier), Tonelli (Bardiani) e Vendrame (Androni), in compagnia di Marcato (UAE) e Irizar (Trek). Le squadre dei velocisti hanno controllato la situazione e la fuga non ha mai dato davvero l’impressione di poter arrivare vittoriosamente al traguardo.

La breve e facile salita del Montello non ha fatto nessuna selezione, ma nei chilometri successivi il gruppo si è allungato spinto da una strana e improduttiva azione della Katusha che ha messo tutti in fila indiana.

A circa 6 km dall’arrivo la fuga è stata raggiunta, con le squadre dei velocisti che si sono date battaglia per portare i propri capitani in testa.

Viviani alla vigilia dello Zoncolan

La Quickstep di Elia Viviani ha fatto un po’ fatica ad organizzarsi in maniera compatta, ma nel finale è riuscita comunque a portare davanti il proprio velocista.

All’ultimo chilometro Marco Coledan (Wilier) ha tentato un bell’allungo da finisseur con cui ha messo un po’ in difficoltà le squadre dei velocisti. Il corridore veneto si è visto però raggiungere a sprint ormai in rampa di lancio, con Sacha Modolo (Education First) che ha aperto le ostilità. Viviani ha però trovato un varco per prendergli la scia ed uscire a doppia velocità togliendosi tutti di ruota, in una riproposizione di quanto visto nelle tappe israeliane.

Bennett (Bora) è partito un po’ più da dietro ed ha potuto rimontare solo fino al secondo posto dietro ad un imprendibile Viviani. Poi tutti vicinissimi, con Van Poppel (Lotto Jumbo) davanti a Modolo e Gibbons (Dimension Data).

La classifica non è cambiata, con Simon Yates che arriva ora al primo vero esame sulla sua tenuta nei tapponi di alta montagna. Domani il Giro d’Italia affronta infatti una delle sue giornate più attese e temute, quella con arrivo sullo Zoncolan.