Terza tappa alpina al Tour de France nella giornata di giovedì 19 luglio 2018. In programma alla Grande Boucle ci sarà la frazione da Bourg-Saint-Maurice Les Arcs all’Alpe d’Huez, con un percorso di 175,5 Km. I corridori dovranno affrontare 3 GPM Hors Catégorie, oltre ad una salita di 2ª categoria particolarmente impegnativa. Le fatiche si faranno sentire e qualcuno potrebbe pagare a caro prezzo una crisi o semplicemente la stanchezza accumulata nei giorni precedenti.
In attesa di scoprire chi taglierà per primo il traguardo, analizziamo nel dettaglio planimetria e altimetria della 12ª tappa.
Dopo 3 anni si torna in cima all’Alpe d’Huez
La partenza sarà fissata da Bourg-Saint-Maurice Les Arcs. Il primo tratto sarà in leggera discesa fino a Moûtiers, dopodiché ci si dirigerà verso Bonneval Tarentaise. La salita verso la cima del Col de la Madeleine (HC) comincerà un po’ prima. Misurerà 25,3 Km e proporrà pendenze medie al 6,2%. In più punti bisognerà faticare particolarmente, con punte massime oltre la doppia cifra. Arrivati in cima, ci sarà la discesa verso La Chambre, passando da Saint-François-Longchamp.
Dopo un brevissimo tratto pianeggiante, si giungerà a Pontamafrey, da cui si affronteranno i Lacets de Montvernier (2ª categoria). La salita misurerà 3,4 Km, con pendenze medie all’8,2%.
Si proseguirà poi per Saint-Jean-de-Maurienne, dove sarà posizionato lo sprint intermedio, dopodiché si comincerà a salire verso il Col de la Croix de Fer (HC). Misurerà 29 Km e proporrà pendenze medie al 5,2%. I corridori potranno tirare il fiato solamente nella parte centrale, dove ci sarà un lungo falsopiano. A questo punto si affronterà la lunga discesa verso Allemont, transitando da Barrage de Grand’ Maison. Si andrà verso Bourg d’Oisans e in località La Ferrière si comincerà a scalare l’Alpe d’Huez (HC).
Una salita di 13,8 Km, con pendenza media all’8,1%.
Al Tour de France è stato arrivo di tappa in 29 occasioni. L’ultima, come già accennato precedentemente, nel 2015, quando s’impose Thibaut Pinot. Per ben 7 volte hanno trionfato corridori italiani, l’ultimo Beppe Guerini nel 1999. Prima di lui, ci fu la doppietta di Marco Pantani nel 1995 e 1997. Il “pirata” vanta i migliori 3 tempi di scalata. Nel 1995 salì in 36’40”, mentre nel 1997 fece peggio di una manciata di secondi (36’53”). Inoltre, suo è anche il miglior crono del 1994 (37’15”), quando ad imporsi fu Roberto Conti. Qualcuno riuscirà a fare meglio in questa edizione? Chris Froome non ha mai vinto all’Alpe d’Huez e magari vorrebbe lasciare il segno, scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro.
Staremo a vedere cosa accadrà in corsa, con diversi corridori pronti a conquistare questa salita storica del Tour de France. Ricordiamo agli appassionati di Ciclismo che le tappe della Grande Boucle saranno visibili in diretta tv sulla Rai.