Quella che doveva essere la stagione del rilancio per Moreno Moser è diventata invece quella di un precoce e triste addio al Ciclismo. Il corridore trentino ha annunciato la fine della sua carriera ad appena 28 anni, dopo sette stagioni e mezzo in cui ha centrato otto vittorie. Dopo un difficile biennio alla Astana il nipote del grande campione Francesco Moser aveva deciso di ripartire quest’anno da un team più piccolo, la Nippo Fantini, nella speranza di ritrovare la via del successo.

Invece Moser si è trascinato da un ritiro all’altro nelle poche apparizioni in questo 2019 ed ha deciso di appendere la bici al chiodo.

Moser, un avvio da campioncino

Su Moreno Moser si erano concentrate grandi attenzioni dopo una carriera giovanile ricca di successi e un debutto sfolgorante tra i professionisti che avevano fatto immaginare di avere a che fare con un nuovo campione pronto a rinverdire i fasti dello zio Francesco. Da dilettante il giovane Moser aveva vinto tappe al Giro e belle classiche come il Giro del Medio Brenta e il Trofeo Bianchin, vestendo più volte la maglia della nazionale.

La Liquigas l’aveva fatto debuttare tra i pro già nel finale della stagione 2011 come stagista, per lanciarlo a pieno regime nell’anno successivo. Moser non aveva subito il salto di categoria, vincendo subito il Trofeo Laigueglia, la Classica di Francoforte e il Giro di Polonia, corsa a tappe del World Tour in cui era riuscito a battere il campione di casa Kwiatkowski.

La nascita di un nuovo campione sembrava confermarsi nella primavera successiva, quando Moser era riuscito a vincere la Strade Bianche, unico italiano a riuscirci. Quelle prime due stagioni scintillanti però non hanno avuto un seguito. Il corridore trentino è scivolato sempre più indietro negli ordini d’arrivo, sempre più nell’anonimato, una discesa inspiegabile e senza fine.

Dopo quella Strade Bianche della primavera 2013 sono arrivate solo due vittorie, una tappa del Giro d’Austria e un’altra edizione del Trofeo Laigueglia. Il passaggio alla Astana non è servito a risollevarlo ed anche il tentativo in questa stagione con la Nippo Fantini non ha dato nessun esito.

‘Smetto senza trascinarmi inutilmente’

In questo 2019 Moreno Moser ha partecipato ad una manciata di corse finendo sempre nelle retrovie o concludendo con un ritiro. L’ultima apparizione è stata il 23 aprile al Tour of the Alps, finito alla seconda tappa con un nuovo abbandono. Dopo quella corsa il trentino ha annunciato di prendersi una pausa per sottoporsi a degli esami e cercare in un problema di salute la soluzione alle sue prestazioni così sottotono.

Le risposte non hanno lasciato dubbi a Moser: “Sono sempre stato un vincente, ma i miei momenti down sono diventati sempre più lunghi e non sono riconducibili a nessun deficit fisico particolare, dopo tanti test ne siamo certi. Non ho malattie o virus, semplicemente sono fatto così” ha dichiarato il corridore della Nippo, che con queste certezze ha preso la decisione di abbandonare il ciclismo. “Non riuscendo più ad avere momenti top di qualità e duraturi e visti i momenti down sempre più lunghi, preferisco smettere senza trascinarmi inutilmente” ha annunciato Moser.