Da astro nascente del Ciclismo italiano, Moreno Moser è diventato un illustre oggetto misterioso. Se agli esordi nel professionismo era riuscito a conquistare il Giro di Polonia battendo Kwiatkowski e la Strade Bianche in parata con Sagan, ora il corridore sta facendo fatica solo per concludere le corse senza inanellare un ritiro dietro l’altro. Moser ha lasciato alcuni sprazzi di classe eccelsa, diventati però sempre più rari nel tempo fino, al buio attuale che lascia grandi dubbi sul suo futuro. Il corridore della Nippo è stato lontano dalle corse più di un mese ed è rientrato al Tour of the Alps, dove si è fermato già alla seconda tappa per un problema fisico che non è ancora stato ben individuato.

Moser: ‘Ero convinto di essere al meglio’

Questo 2019 doveva essere l’anno della rinascita per Moreno Moser, sceso dal World Tour alla più piccola Nippo Fantini per ritrovarsi e tornare quello delle prime stagioni da professionista. Invece il corridore trentino non si è mai visto in questi primi mesi, inanellando ritiri e piazzamenti nelle retrovie. Il suo risultato migliore resta un modesto 37° posto raccolto al Trofeo Laigueglia, dopodiché sono seguiti gli abbandoni a Strade Bianche e Larciano e la trasferta al Tour de Taiwan.

Dopo la corsa asiatica, conclusa al 99° posto su 103 arrivati, Moser è stato fermo per un mese a causa di un problema fisico che però si è ripresentato al rientro al Tour of The Alps e che deve essere ancora messo a fuoco.

“Dai test fatti nelle ultime settimane ero convinto di stare al meglio”, ha dichiarato il corridore della Nippo dopo essersi ritirato nel corso della seconda tappa del Tour of the Alps. “Sono riemersi i problemi fisici che mi avevano costretto a rinunciare ad alcune gare. Anche oggi, come in precedenza, appena la corsa entra nel vivo mi sento vuoto e senza forze.

In accordo con il Ds ho deciso di fermarmi”, ha spiegato il trentino che si sta sottoponendo ad una nuova serie di esami per riuscire a capire la natura del suo problemi.

‘Qualcosa che non va’

Moreno Moser non correrà dunque il Giro d’Italia che partirà l’11 maggio da Bologna e nel quale sarebbe dovuto essere uno degli uomini di punta della Nippo Fantini.

Ma più che la presenza al Giro e gli altri obiettivi stagionali è tutto il futuro a lungo termine del corridore trentino ad essere diventato pieno di incognite. Moser non ha nascosto i suoi dubbi nonostante la voglia di pedalare: “Sono ancora innamorato di questo sport. L’obiettivo è rientrare appena possibile e continuare se trovo una causa sensata a queste prestazioni, questo è fondamentale”, ha dichiarato il vincitore della Strade Bianche 2013. “Non mi spaventa la fatica, da inizio anno c’è qualcosa che non va” ha aggiunto alludendo ad un problema fisico che non è stato ancora identificato.

Lo zio Francesco Moser, il grande campione degli anni ‘70-80, ha dato però una lettura diversa alla crisi del nipote, alludendo ad una mancanza di motivazioni: “Non so cosa gli stia succedendo, bisogna capire se ha ancora voglia di fare il corridore”, ha dichiarato l’ex campione.