Dopo aver rischiato in una tappa, che sulla carta era interlocutoria, come quella di ieri, Primoz Roglic ha invece superato brillantemente la frazione di montagna, che oggi ha portato la Vuelta España a Becerril de la Sierra. La corsa è stata più lineare della folle e velocissima tappa di ieri ed è stata risolta da una fuga da lontano, che ha premiato il coraggio e la forza del giovane colombiano Sergio Higuita. Miguel Angel Lopez è stato il grande protagonista della corsa tra gli uomini di alta classifica, portando diversi attacchi che alla fine gli hanno riconsegnato la maglia bianca, strappata a un Tadey Pogacar un po’ in difficoltà.

Vuelta, 13 in fuga

La tappa numero 18 della Vuelta España prevedeva quattro lunghe salite, ma l’arrivo al termine di una lunga discesa dopo aver superato l’Alto de Cotos. La corsa si è accesa sulla salita iniziale, il Puerto de Navacerrada, con una serie di scatti da cui è poi scaturita una fuga composta da 13 corridori. Tra questi anche Sergio Higuita, Wout Poels, Nelson Oliveira, Omar Fraile, Tao Geoghegan Hart e Geoffry Bouchard, che ha approfittato della situazione per rinsaldare in maniera probabilmente definitiva la sua maglia dei Gpm.

La Jumbo Visma della maglia rossa Primoz Roglic ha gestito senza difficoltà la fase centrale della corsa, finché la situazione è cambiata sul Puerto de la Morcuera, a una sessantina di chilometri dal traguardo. La Astana ha alzato il ritmo per preparare l’attacco di Miguel Angel Lopez che è puntualmente arrivato poco dopo. Lo scalatore colombiano è riuscito a guadagnare qualche secondo, ma Roglic ha potuto contare prima sull’aiuto del gregario Kuss e poi sulla collaborazione di Pogacar, diretto rivale di Lopez per la maglia bianca di miglior giovane.

Higuita, prima vittoria da pro

Dopo lo scollinamento del Puerto de la Morcuera la situazione si è così ricomposta con Sergio Higuita da solo al comando dopo aver staccato tutti i compagni di avventura e con gli uomini di alta classifica nuovamente insieme. Il gruppo si è rinfoltito nella lunga discesa e Roglic ha potuto contare ancora su due gregari per gestire le prime fasi dell’ultima salita, l’Alto de Cotos, non particolarmente impegnativa.

Lopez ha insistito nei suoi attacchi nonostante le pendenze limitate e ha messo in difficoltà in Nairo Quintana, mai incisivo nelle ultime tappe di montagna, e in Tadej Pogacar.

Lopez non ha avuto collaborazione da Valverde, Roglic e Majka, ma è riuscito a salire con un bel passo e tenere alto il ritmo anche nel falsopiano prima della discesa finale. Pogacar, rimasto tutto solo, è stato costretto a rallentare e attendere il gruppetto di Quintana per limitare i danni, ma la maglia bianca gli è scivolata via dalle spalle chilometro dopo chilometro .

Sergio Higuita non ha avuto flessioni e si è giovato della mancanza di collaborazione nel gruppetto inseguitore, riuscendo così a centrare un successo di valore, la sua prima vittoria da professionista in un grande giro. Roglic ha poi battuto Valverde in uno sprint tiratissimo per il secondo posto, a 15’’ dal vincitore, mentre Quintana e Pogacar sono arrivati a 1’17’’.

In classifica Roglic è sempre più solido dopo aver superato senza particolari problemi questa penultima tappa di montagna. Lo sloveno ha ora 2’50’’ su Valverde, mentre Quintana è sceso al terzo posto a 3’31’’. Lopez è quarto e dopo aver ripreso la maglia bianca può ancora sperare anche nel podio viste le difficoltà di Quintana.