La prima parte dei Mondiali di ciclismo che si stanno svolgendo in Belgio, quella dedicata alle gare a cronometro, è andata in archivio con la staffetta mista, la prova più nuova ed anche un po’ discussa. Rispetto ai recenti Europei, dove il contesto tecnico era risultato un po’ scadente, stavolta molte nazionali hanno schierato il meglio a loro disposizione e la corsa è stata certamente di livello migliore.
Gli azzurri hanno comandato le operazioni nella prima parte di corsa, quella in cui sono scesi in strada gli uomini, capeggiati da Filippo Ganna. Nella seconda parte, quella con schieramenti femminili, l’Italia non ha però potuto resistere alle grandi specialiste schierate da Germania e Olanda, che hanno rimontato prendendosi la medaglia d’oro e d’argento.
Mondiali, un terzetto super con Ganna
La staffetta mista ha chiuso oggi la prima metà dei Mondiali di Ciclismo, chiudendo il conto con le prove a cronometro. Questa prova è entrata nel calendario iridato solo due anni fa ed è ancora alla ricerca di una definitiva consacrazione, ma qui ha riscosso un interesse molto maggiore rispetto a quello ottenuto nei recenti Europei, vinti dagli azzurri.
Il format prevede una prima parte di gara in cui ogni nazionale schiera tre uomini, impegnati in una cronosquadre. All’arrivo del terzetto maschile prende il via quello femminile, impegnato su una distanza pressoché identica, ma su un percorso diverso.
L’Italia ha schierato tre grandi specialisti tra gli uomini, il Campione del Mondo Filippo Ganna, il tricolore Matteo Sobrero e Edoardo Affini. I tre hanno spinto a fondo e con grande incisività approfittando di un percorso velocissimo e pianeggiante, ideale per dei grandi passisti.
Al termine della loro frazione, Ganna e compagni hanno lasciato il testimone alle donne con 19’’ di vantaggio sulla Germania di Tony Martin, 32’’ sulla Danimarca, 33’’ sul Belgio e 34’’ sulla Svizzera, un po’ deludente visto lo schieramento forte di due specialisti come Bissegger e Kung.
Anche l’Olanda ha perso un po’ più del previsto, passando con un ritardo di 42’’.
Martin chiude da Campione del Mondo
La seconda parte, quella con i terzetti femminili, ha fatto grandi differenze. Come già visto nella crono individuale, tra le donne i valori sono molto meno livellati rispetto al ciclismo maschile e questo ha portato a delle grandi rimonte. La Svizzera è stata trascinata da Marlen Reusser, argento individuale, ma sono state soprattutto Germania e Olanda a dare un nettissimo cambio di passo. Le tedesche di Lisa Brennauer le olandesi di Ellen Van Dijk e Annemiek Van Vleuten, oro e bronzo individuali, hanno scavato un solco netto tra sé e le altre. L’Italia ha molto sofferto questa seconda parte di gara, non avendo delle specialiste delle cronometro.
Non potendo contare sulla forza pura, le azzurre si sono affidate alla generosità e al buon valore tecnico del terzetto composto da Marta Cavalli, Elena Cecchini e Elisa Longo Borghini, riuscendo a restare aggrappate alla zona medaglia.
La Germania è andata a vincere, permettendo così a Tony Martin, all’ultima corsa della carriera, di lasciare da Campione del Mondo.
L’Olanda è stata la più forte nella seconda parte di gara, ma la prevista rimonta orange si è fermata a 13’’ dalle tedesche. L’Italia è riuscita a difendere per un soffio, cinque piccoli centesimi di secondo, la medaglia di bronzo dall’assalto della Svizzera, chiudendo a 38’’ dalla Germania.
Domani i Mondiali di ciclismo osservano un giorno di riposo, per poi riprendere da venerdì con la tre giorni dedicata alle corse in linea.