Domani, giovedì 23 settembre, si terrà l'assemblea dell'Uci (Unione ciclistica internazionale) che avrà il compito di eleggere il proprio nuovo presidente. Non sarà un'elezione ricca di suspence e imprevisti: l'uscente Lappartient, infatti, è l'unico candidato ed è praticamente già certo della nuova investitura. L'uomo, nelle scorse ore, ha concesso a tal proposito una intervista al portale francese Directvelo, durante la quale ha presentato il proprio programma per il prossimo quadriennio e ha tirato le somme di quanto fatto durante il primo mandato da presidente.

A tal proposito, ha dedicato grandissimo spazio alla piaga del doping, compreso quello meccanico.

Lappartient svela di ricevere segnalazioni dai corridori in gruppo

Il presidente Uci, in particolare, ha svelato un retroscena: molti corridori presenti nel gruppo di professionisti, infatti, spesso segnala alla federazione delle prestazioni che per il loro livello destano sicuramente dei sospetti. In particolare, Lappartient ha parlato di segnalazioni relative a gap "difficili da motivare". Il presidente ha tenuto a specificare la non esistenza di "accuse dirette", in quanto neanche loro sanno "nulla di preciso". Tuttavia, vedendo le prestazioni in sella alla bici, si pongono naturalmente delle domande che poi girano all'Uci.

La prima spiegazione che potrebbe essere data a tale gap è sicuramente il doping, vera piaga del Ciclismo. Lappartient ha ammesso che l'imbroglio può sempre essere presente e che per questo occorre mettere in atto una "sorveglianza". Tuttavia ha assicurato che, con la sua guida, la federazione abbia fatto tanto per contrastare tale fenomeno.

'Durante il Tour de France alcuni corridori venivano controllati tre volte al giorno'

Nella lotta al doping, Lappartient si è detto soddisfatto della scelta di far affidamento all'ITA, ovvero la nuova agenzia anti-doping che ha permesso l'effettuazione di controlli sempre più "serrati", compiendo dunque dei passi in avanti. Il presidente ha anche ammesso che durante l'ultimo Tour de France i corridori migliori venivano controllati anche tre volte al giorno: "Se i laboratori non trovano niente io oso pensare che sia perché non c’è niente da trovare".

Nonostante questo, comunque, il presidente ha assicurato l'intenzione di voler continuare sulla strada dei controlli mirati e ravvicinati tra loro.

Nel mirino dell'Uci anche il cosiddetto doping meccanico. A tal proposito, Lappartient ha svelato che al termine di qualche tappa (come quelle de la Planche des Belles Filles e del Col de la Loze) gli addetti ai controlli hanno letteralmente smontato le bici. Ora, il presidente ha annunciato di aver introdotto un nuovo strumento tecnologico, ovvero una macchina portabile ai raggi X che permetterà di controllare i mezzi ovunque.