Archiviata la stagione del ciclocross con l'amaro secondo posto ai Mondiali di Hoogerheide, Wout van Aert si sta ora concentrando sulla stagione del ciclismo su strada e in particolar modo sulla campagna di classiche. Il campione della Jumbo-Visma si è spostato sul Teide per un periodo di preparazione in altura e tornerà a correre alla Strade Bianche del 4 marzo. Durante la permanenza sul Teide, van Aert è stato rallentato da un malanno, ma ha ora ripreso a pieno ritmo gli allenamenti. Il corridore belga sta postando regolarmente le sue pedalate su Strava, l'app usata dai pedalatori di tutto il mondo per condividere i propri giri in bicicletta, e in una di queste attività ha risposto seccamente alle critiche ricevute nei giorni scorsi da parte dell'ex campione Tom Boonen e del team manager della Soudal - Quick-Step Patrick Lefevere.

Boonen: 'Le vittorie nel ciclocross non interessano a nessuno'

In prossimità dell'apertura del calendario del Ciclismo professionistico in Belgio, che scatterà sabato 25 febbraio con la Het Nieuwsblad, il giornale organizzatore della corsa ha intervistato due grandi esperti delle classiche, Boonen e Lefevere. Entrambi hanno rilasciato delle considerazioni molto critiche nei confronti di Wout van Aert. Boonen ha sminuito l'importanza delle vittorie ottenute nel ciclocross, invitandolo a concentrarsi solo sul ciclismo su strada.

"Non voglio mancare di rispetto a van Aert, è un grande corridore che ha vinto delle corse in modo formidabile, ma per dirla senza mezzi termini può vincere anche venti gare di ciclocross, che non interessa a nessuno.

Deve vincere le classiche, solo quelle aggiungono qualcosa. Può vincere quindici corse su strada all'anno, ma senza una classica non è sufficiente", ha criticato Boonen.

Anche Patrick Lefevere ha dichiarato che van Aert si è concentrato troppo a lungo sul ciclocross e proprio per questa sua predilezione per il fuoristrada non ha voluto ingaggiarlo quando ne aveva avuto l'occasione qualche anno fa.

Ciclismo, oltre 4.000 metri di dislivello negli allenamenti di van Aert

Le critiche di Boonen e Lefevere sono arrivate rapidamente anche sul Teide, dove van Aert ha ripreso ad allenarsi in vista della Strade Bianche e delle altre classiche. Il campione belga, che a dispetto delle parole di Boonen vanta nel palmarès una Sanremo, un'Amstel e una Gand-Wevelgem, ha pubblicato su Strava un duro allenamento con un titolo emblematico: L'allenamento di un ciclocrossista.

Il titolo è un chiaro riferimento alle parole di Boonen e Lefevere, che volevano sminuire il valore del suo impegno e delle sue vittorie nel ciclocross. L'allenamento postato da Wout van Aert è una pedalata che ha una difficoltà paragonabile a quella di una tappa di alta montagna di un grande giro. Si tratta di un'uscita di 165 chilometri, con più di 4.000 metri di dislivello, oltre sei ore in bici e oltre 5.000 calorie bruciate.