Con un'incontenibile prova di forza nella cronometro di Combloux, Jonas Vingegaard ha cambiato la storia di un Tour de France che fin qui era stato particolarmente equilibrato ed incerto. Il danese era arrivato al via della crono di ieri, la sedicesima tappa del Tour, con appena dieci secondi di vantaggio in classifica generale su Tadej Pogacar. Molti opinionisti ed appassionati di ciclismo si aspettavano un'altra corsa decisa da una manciata di secondi.

Invece, fin dalle prime battute, Vingegaard ha scavato un solco importante tra sè e lo sloveno, un distacco che poi, nella parte più impegnativa del percorso, è diventato un vero abisso. Al traguardo la differenza tra i due sfidanti di questo Tour è stata di ben 1'38'', un risultato clamoroso e del tutto inatteso che ha destato anche lo stupore dell'ex campione Tom Dumoulin, che ha definito la prestazione di Vingegaard "la miglior crono mai disputata nel Ciclismo".

Ciclismo, 'Il Tour ora sembra deciso'

Tom Dumoulin sta seguendo il Tour de France come opinionista di NOS, la tv olandese. L'ex campione, che è stato compagno di squadra di Vingegaard nell'ultima parte della sua carriera, si è detto meravigliato dalla prova del danese.

"Questa è la miglior prova a cronometro mai disputata nel ciclismo. È stato davvero impareggiabile, non ho parole per questo. Jonas ha fatto tre minuti meglio di Wout van Aert, ha guadagnato più di un minuto e mezzo su Pogacar. Nessuno se lo aspettava davvero. Non io, non la Jumbo Visma e nemmeno Pogacar. Il Tour ora sembra deciso" ha commentato il vincitore del Giro d'Italia 2017.

Dumoulin ritiene che Pogacar abbia commesso un errore decidendo di cambiare bicicletta prima di affrontare il tratto più difficile del percorso, la salita alla Cote de Domançy. Il campione sloveno ha lasciato la bici da crono, con cui era partito, ed ha preso quella normale da strada. Il cambio è stato deciso per pedalare con la bici più leggera nel tratto di salita.

Vingegaard, e la maggior parte degli altri corridori, hanno invece affrontato tutta la prova con la bici da crono, una scelta che probabilmente si è rivelata migliore, anche se il distacco inflitto dal danese non è certo spiegabile con questa variabile.

Dumoulin: 'Non vedo come Pogacar possa recuperare'

"Vingegaard ha guadagnato su Pogacar anche sulla salita e lo ha fatto con la sua bici da cronometro. Pogacar dormirà ancora male per quel cambio, ma questo non gli è costato la cronometro. Vingegaard sembrava molto solido, ha guidato molto bene anche nelle curve strette, non ha lasciato nulla, era al limite, ma allo stesso tempo molto controllato” ha analizzato Tom Dumoulin.

L'ex campione ha spiegato che la parte finale della cronometro, che presentava delle pendenze più morbide dopo il Gpm della Cote de Domançy, ha avvantaggiato ancora Vingegaard.

In questa parte di percorso la sua bici da cronometro si è rivelata molto più performante, e questo gli ha permesso di aprire ancora il distacco. “Negli ultimi 3,5 chilometri abbiamo visto che Vingegaard rimaneva nella sua posizione di cronometro. Lì ha guadagnato così tanto tempo su Pogacar. Questa è stata la migliore cronometro che abbia mai visto in vita mia. Il Tour de France sembra ormai deciso, ma non si sa mai. Non oso davvero prevedere nulla in questo Tour, ma quello che ha inferto Vingegaard è davvero un duro colpo. Ora ci sono solo due possibilità per Pogacar. Sarà molto difficile per lui, in salita sono alla pari e vincere con più di un minuto e mezzo non vedo come possa accadere" ha commentato Tom Dumoulin.