Passato il giorno di riposo, il Tour de France è ripartito oggi a spron battuto. La decima tappa, da Vulcania a Issoire, prometteva una giornata ideale per una fuga da lontano e, come spesso accade in queste situazioni, la corsa è volata a ritmi intensissimi. Nelle prime fasi anche Pogacar e Vingegaard si sono inseriti nella mischia, poi la tappa ha preso una connotazione più lineare con una fuga da cui si è avvantaggiato il lettone Krists Neilands. Il corridore della Israel ha sfiorato il colpaccio, ma si è visto raggiungere da una parte degli ex compagni d'avventura quando era ormai in vista dell'arrivo.

La tappa si è è così decisa con uno sprint ristretto che ha visto Pello Bilbao andare a segno e risalire anche la classifica generale fino al quinto posto.

Tour, Pogacar e Vingegaard in azione all'inizio della tappa

Per questa decima tappa con cui inizia oggi la seconda settimana di corsa, il Tour de France ha proposto un percorso di media montagna, costellato di salite e saliscendi e con 3000 metri di dislivello, una classica occasione per una fuga da lontano.

In molti hanno provato a lanciarsi nella fuga giusta e così l'avvio della corsa si è trasformato in una vera battaglia. Il gruppo si è spezzato e in una fase della corsa anche Pogacar e Vingegaard si sono mossi personalmente per inserirsi in un tentativo di attacco. Dopo qualche decina di chilometri di scatti e inseguimenti la situazione è andata delinearsi con un primo gruppetto composto da Chaves, Zimmermann, Asgreen, Bilbao, Skjelmose, Schultz e Barguil, che poi, ormai verso metà corsa, è stato raggiunto anche da Alaphilippe, Kwiatkowski, O'Connor, Perez, Pedrero, Tejada e Neilands.

Il gruppo non ha però abbassato troppo l'andatura, anche per la presenza in fuga di Bilbao, distante sette minuti e mezzo in classifica generale. La corsa è rimasta così molto intensa, con un tentativo solitario di Chaves in testa e la Alpecin che ha tentato di dare un'accelerata alla rincorsa del gruppo. Mathieu Van der Poel ha poi inscenato uno strano attacco insieme al rivale di sempre Wout van Aert, un'azione senza una precisa logica tattica e che è evaporata dopo qualche chilometro.

Bilbao, tappa e quinto posto in classifica

Sull'ultima salita della corsa, il Gpm di 2° categoria di Chapelle-Marcousse, Krist Neilands è partito tutto solo dimostrando di avere un passo superiore rispetto ai compagni di fuga. Il lettone ha scollinato con una trentina di secondi di vantaggio, ma l'ultimo tratto del percorso di 28 km, tutto in discesa e pianura, si è rivelato molto ostico per un'azione solitaria. Il gruppetto inseguitore composto da Bilbao, Zimmermann, O'Connor, Chaves e Pedrero, ha viaggiato di comune accordo ed è riuscito a rimettere nel mirino il corridore lettone. A tre chilometri dall'arrivo il sogno di Neilands è svanito. In un finale molto incerto e combattuto, Zimmermann ha provato ad anticipare lo sprint, ma è stato raggiunto da Bilbao.

Anche O'Connor è riuscito in extremis a rientrare, ma Pello Bilbao ha risolto la corsa con un bello sprint. Il basco è andato a vincere davanti a Zimmermann e O'Connor ed ha guadagnato anche tre minuti sul gruppo che gli hanno permesso di risalire al quinto posto della classifica generale.

Jonas Vingegaard ha conservato la sua maglia gialla con 17'' su Pogacar, mentre Jai Hindley resta solido sul podio virtuale a 2'40''.

Bilbao è risalito provvisoriamente al quinto posto, dietro a Carlos Rodriguez.

Prima di partire, Mathieu Van der Poel, ritenuto uno dei grandi favoriti della tappa, si era defilato dal pronostico rivelando di aver avuto qualche problema fisico. "Ho passato una notte molto brutta, non mi sento molto bene" ha detto VDP, una dichiarazione spiega l'andamento della corsa della Alpecin Deceuninck.