In un finale mozzafiato e di straordinario impatto emotivo, Christophe Laporte ha regalato alla Francia il primo titolo Europeo nel ciclismo su strada elite. Il campione della Jumbo Visma è scatto all'inizio dell'ultimo giro del circuito di Drenthe, partendo da un gruppetto di una decina di corridori. Nel finale il francese è sembrato sul punto di essere raggiunto, con il Belgio che ha scatenato Arnaud De Lie per lanciare Wout van Aert. Sulla rampa conclusiva Laporte è sembrato sul punto di cedere al sorpasso di van Aert che però si è inceppato sul più bello, mentre il francese ha avuto un ultimo guizzo con cui è andato a vincere.

A van Aert è rimasto l'ennesimo secondo posto di una stagione sempre più amara e che lo vede ormai inchiodato al ruolo del perdente. Gli azzurri sono usciti di scena nella fase decisiva della corsa, complice anche una caduta di Filippo Ganna.

Europei, bella azione di Ganna sul pavè

La settimana dei Campionati Europei di ciclismo a Drenthe si è conclusa oggi con la corsa più attesa, quella in linea dei professionisti.

Il percorso ha proposto un primo tratto in linea e poi sei giri del circuito disegnato attorno alla collinetta artificiale del Vanberg, caratterizzata da uno strappo con un tratto di pavè. Nelle fasi inziali sono partiti in fuga Bissegger, Vacek, Tarling, Vahtra e Townsend.

Belgio e Danimarca hanno cominciato presto a presidiare le prime posizioni del gruppo, impedendo alla fuga di prendere un vantaggio superiore ad un paio di minuti.

La corsa è poi entrata nel circuito, con la fuga che si è ridotta ai soli Bissegger e Vacek. Il gruppo ha iniziato ad accelerare davvero ad una quarantina di chilometri dall'arrivo, quando il Belgio ha inscenato un primo forcing sul tratto di pavè. A prendere in mano la situazione sono stati poi gli azzurri, con Cattaneo, Sobrero, Ganna e Trentin.

Mentre l'azione iniziale è stata definitivamente annullata, i ragazzi di Bennati hanno preparato l'affondo di Filippo Ganna sul successivo passaggio dal Vanberg.

Ciclismo, primo azzurro Trentin 14°

Il campione olimpico ha piazzato una potente progressione con cui ha sfilacciato il gruppo, con anche Trentin rimasto nelle posizioni di testa. La corsa si è però decisa nel tratto seguente, quando Christophe Laporte è scattato innescando una serie di altri attacchi. Nello stesso momento si è verificata una caduta che ha coinvolto anche Filippo Ganna, rimasto irrimediabilmente attardato. Trentin non è riuscito ad inserirsi nel gruppetto nato dallo scatto di Laporte e gli azzurri sono così rimasti tagliati fuori dall'azione decisiva, che ha visto andare via una decina di corridori.

Tra questi due belgi, De Lie e van Aert, due danesi, Pedersen e Kron e due olandesi, Kooij e Teunissen.

Il gruppetto ha marciato in piena collaborazione, impedendo la rincorsa orchestrata dagli azzurri, con Ganna ancora più indietro tutto solo. All'inizio dell'ultimo giro, Christophe Laporte ha colto ancora l'attimo propizio per un nuovo attacco, dimostrando di avere grande coraggio. Il corridore francese se ne è andato tutto solo, ma il sacrificio di Kron e Teunissen non gli ha permesso di guadagnare più di una decina di secondi di vantaggio. Il finale ha offerto emozioni forti.

Laporte è entrato sul Vanberg con un vantaggio minimo, mentre De Lie si è sacrificato per lanciare la rincorsa in favore di van Aert.

Il giovane belga ha fatto un lavoro esemplare, rimettendo van Aert nella posizione perfetta per vincere, con anche Kooij che è rimasto agganciato. Laporte è sembrato sul punto di cedere nelle ultime decine di metri, con van Aert che l'ha quasi affiancato ma non è riuscito a concretizzare il sorpasso. Laporte ha avuto un ultimo guizzo ed è andato a vincere, mentre il belga ha ceduto ed ha dovuto inghiottire l'ennesima delusione di questa stagione. Kooj ha concluso con un buon terzo posto su un finale non propriamente adatto ad uno sprinter come lui, davanti ad un encomiabile De Lie.

A seguire si sono piazzati Teunissen, Tiller e Pedersen, mentre il primo degli azzurri è stato Trentin, solo 14°.