Uno dei grandi motivi di interesse della stagione di Ciclismo che sta per iniziare sarà il debutto di Remco Evenepoel al Tour de France. A 24 anni, con una Vuelta in bacheca e qualche delusione collezionata al Giro e nell'ultima edizione della corsa spagnola, il fenomenale corridore belga sarà chiamato per la prima volta al confronto diretto con i più grandi interpreti delle gare a tappe, Vingegaard e Pogacar in primis.

Molta curiosità c'è anche su quello che il belga potrà fare nella temuta tappa di Troyes, con molti chilometri da pedalare sullo sterrato. Evenepoel si è espresso in maniera molto chiara sull'opportunità di inserire una tappa con queste caratteristiche in un grande giro. "Non dovrebbe esserci una tappa con lo sterrato", ricordando che dieci anni fa una frazione simile ebbe un peso molto importante sull'economia della corsa. "Nibali vinse il Tour sul pavè" ha dichiarato Evenepoel.

Evenepoel: 'Alcuni hanno paura dello sterrato'

In questa prima parte della sua carriera nel ciclismo professionistico, Remco Evenepoel non è apparso mai a suo agio nelle rare occasioni in cui si è trovato a competere su terreni che richiedono un'abilità particolare, come il pavè e lo sterrato.

In particolar modo si ricorda una tappa del Giro d'Italia 2021 che presentava alcune strade bianche, in cui il campione belga perse si trovò in grande difficoltà.

Al prossimo Tour de France, Evenepoel dovrà dare delle risposte sulle sue possibilità di competere ai livelli più alti che il ciclismo dei grandi giri possa proporre, ma anche sui suoi miglioramenti nella capacità di adattarsi ad ogni tipo di terreno e situazione. La tappa di Troyes, con i suoi tratti di strade sterrate, sarà un punto chiave della corsa e per il belga rappresenterà un vero esame da superare. Per cercare di farsi trovare pronto e familiarizzare con lo scenario che lo aspetta, il corridore della Soudal Quickstep ha già effettuato una ricognizione sul percorso di Troyes.

Dopo aver pedalato sugli sterrati che dovrà affrontare al Tour, Evenepoel non ha mancato di criticare la scelta di inserire questa tappa nel percorso, dando l'impressione di una certa preoccupazione.

"Non sono io a decidere se debba essere inserita o meno una tappa così. Se ne sono un fan? Dipende" ha commentato Evenepoel, che poi si è espresso in maniera più diretta. "In un grande giro non dovrebbe esserci una tappa come la Strade Bianche. E' qualcosa di completamente diverso. Ci sono corridori che vogliono vincere quella corsa, ma nei grandi giri alcuni ne hanno addirittura paura" ha dichiarato il campione belga.

Ciclismo, una forte Soudal Quickstep attorno a Remco

Un'opinione comune su questo genere di tappe, con pavè o sterrato, inserite nei grandi giri è che siano giornate in cui un corridore può facilmente compromettere le sue possibilità in classifica generale, anche a causa di incidenti e cadute, ma non vincere la corsa con un'azione d'attacco.

"Vincenzo Nibali vinse il Tour de France sul pavè" ha commentato Evenepoel ricordando la famosa tappa di Arenberg del Tour 2014. "Ma si può facilmente perdere tutto in queste tappe" ha aggiunto il due volte vincitore della Liegi, che potrà contare su un forte sostegno della squadra per questa temuta frazione.

La Soudal Quickstep è infatti una squadra tradizionalmente portata alle classiche del nord, e potrà schierare diversi specialisti attorno al suo leader. "Se uomini come Asgreen e Lampaert venissero con me al Tour avrei dei compagni perfetti. Asgreen è già arrivato terzo alla Strade Bianche e Lampaert è fortissimo in pianura" ha ricordato Remco Evenepoel.