A neanche 25 anni, Thymen Arensman è pronto a correre la sua quinta Vuelta Espana e il suo ottavo grande giro in carriera. Il corridore olandese della Ineos si è messo in luce già da alcuni anni come uno dei corridori più promettenti per le corse a tappe del ciclismo, ma sta stentando a fare il definitivo salto di qualità. Arensman ha incentrato la sua prima parte di stagione sul Giro d'Italia, in cui ha vissuto un inizio molto difficile che lo ha fatto subito uscire dalla corsa per il podio. Nel prosieguo del Giro, l'olandese ha poi ritrovato il suo livello abituale, riuscendo a risalire fino al sesto posto finale.

Alla vigilia della Vuelta Espana, il corridore della Ineos ha raccontato a 'In De Leiderstrui' cosa sia successo durante la corsa rosa. Arensman ha spiegato di aver iniziato il Giro con dei valori ematici pessimi e di aver poi accumulato cinque chili.

Arensman: 'La squadra non me ne ha parlato'

Thymen Arensman aveva iniziato il Giro d'Italia come uno degli outsider più interessanti nella corsa al podio. Il corridore della Ineos è però rimasto staccato già nella prima tappa di Torino, e ha continuato a palesare delle difficoltà anche nel successivo arrivo in salita ad Oropa. Dopo appena due giorni, il suo ritardo in classifica ha segnato un pesantissimo 4'07'', una sentenza sulle sue ambizioni di podio.

Arensman ha raccontato che quelle controprestazioni sono state dovute a un livello di cortisolo particolarmente alto che lo ha portato ad accumulare dei liquidi in eccesso. "Due giorni prima di un grande giro devi fare un esame del sangue obbligatorio, lo facciamo anche qui alla Vuelta. Ovviamente lo abbiamo fatto anche al Giro, e lì i miei valori erano pessimi.

La squadra non me ne aveva parlato in quel momento, ma erano i peggiori che abbia mai avuto, e questo subito prima di un grande giro. Ovviamente non è l'ideale", ha raccontato Arensman.

"Questo spiega anche perché ho perso così tanto tempo al Giro d'Italia nei primi giorni e perché alla fine sono aumentato di cinque chili. Il mio livello di cortisolo era semplicemente troppo alto", ha continuato il corridore della Ineos.

'Più riposi, più duramente potrai allenarti'

Thymen Arensman e la Ineos hanno analizzato il problema e cercato delle risposte. Il corridore ha spiegato che tutto è stato dovuto all'eccessiva frenesia con cui ha affrontato l'ultima parte della preparazione in vista della partenza del Giro d'Italia. "Ho cercato di essere troppo leggero, di allenarmi sempre un'ora in più e cose di questo tipo. Ho imparato la lezione", ha dichiarato il corridore olandese, che ha affrontato l'avvicinamento alla Vuelta Espana in modo più equilibrato.

"Dentro di te senti una grande motivazione, vuoi fare bene. È difficile accettare di fare meno, ma è anche logico. Bisogna allenarsi e riposare. Più riposi, più duramente potrai allenarti.

Se salti quel passaggio andrai all'inferno", ha dichiarato Arensman.

Per Thymen Arensman questa alla Vuelta Espana sarà l'ottava presenza in un grande giro e la terza stagione consecutiva con il doppio impegno Giro - Vuelta. Finora i suoi migliori piazzamenti in classifica generale sono stati il quinto posto alla Vuelta 2022 e i due sesti posti ottenuti al Giro nel 2023 e 2024.