La gara di ciclismo della Vuelta Espana sta entrando in un weekend che si preannuncia determinante per le sorti della classifica generale. La maglia rossa Ben O'Connor è chiamato a difendere la sua leadership dagli attacchi di Roglic, Mas e Carapaz in tre tappe di montagna consecutive. In mezzo alla carovana sta però tenendo banco quanto accaduto nella tappa di mercoledì 28 agosto, quella vinta da Eddie Dunbar a Padron.

Nelle fasi centrali della corsa, la Decathlon AG2R di O'Connor si è schierata in testa al gruppo occupando tutta la sede stradale per impedire nuovi attacchi e lasciar prendere vantaggio ai fuggitivi che già si erano avvantaggiati. In queste fasi, a causa di un contatto con un corridore della Decathlon, si è verificata una caduta di Richard Carapaz. Il campione olimpico di Tokyo 2021 è prontamente ripartito, ma l'episodio ha provocato una serie di polemiche che dopo due giorni non si sono ancora placate. Carapaz ha accusato i Decathlon di arroganza e mancanza di rispetto, mentre O'Connor ha difeso i compagni di squadra sostenendo di non aver fatto niente di sbagliato.

Carapaz: 'Difendono la maglia rossa in modo triste'

La caduta di Carapaz è avvenuta nell'undicesima tappa della Vuelta Espana, mentre i corridori della Decathlon si erano messi uno accanto all'altro nella prima fila del gruppo per inibire nuovi scatti. L'ecuadoriano ha avuto un contatto con Bouchard ed è finito a terra, ma è riuscito a riprendere la corsa e tornare in gruppo. La giuria ha poi sanzionato con il cartellino giallo quattro uomini della Decathlon per questa condotta di gara ostruzionistica. O'Connor ha protestato vivacemente con un post su X, ma questo intervento ha innescato una polemica particolarmente accesa, e l'australiano ha deciso di cancellare il suo account.

In questo clima rovente, Carapaz ha parlato ad Eurosport accusando di comportamento antisportivo i Decathlon.

"Ci sono molti modi per difendere una maglia, ma il modo in cui lo stanno facendo è molto triste per me, perché c'è una mancanza di rispetto" ha dichiarato Carapaz, sostenendo che Bouchard e compagni non si sono scusati dopo la caduta. "Non c'è stato niente, e questa è la cosa peggiore. Se commetti un errore, dovresti almeno parlarne e dire che ti dispiace, che non era intenzionale. C'è molta arroganza, non ho sentito altro da loro. Si sta perdendo rispetto nel gruppo, cose del genere non possono succedere ancora" ha accusato il campione della EF.

O'Connor: 'Non capisco i cartellini gialli'

La Decathlon ha poi sostenuto di essersi chiarita con la EF, ed ha difeso l'atteggiamento tenuto in corsa criticando le decisioni della giuria.

"Non penso davvero che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato. Abbiamo parlato con la EF e tutto è chiarito" ha commentato Ben O'Connor. "Non c'era assolutamente alcun atteggiamento ostile. Bouchard non ha fatto assolutamente nulla, quindi non capisco davvero la punizione data agli altri ragazzi della mia squadra. Anch'io ero davanti e non ho ricevuto nessun cartellino giallo, così come Wout van Aert che pedalava accanto a me. Che cosa significa? Non lo capisco davvero" ha commentato la maglia rossa della Vuelta Espana.

Lo stesso Bouchard ha spiegato che la caduta di Carapaz, che lo seguiva a ruota, è stata generata da un contatto del tutto fortuito. "Carapaz mi ha colpito al sedere. Non so cosa gli sia successo quando è caduto, io ho perso il pedale e sono quasi finito a terra anch'io. Comunque mi dispiace che sia caduto, non era mia intenzione. Ho parlato anche con il suo direttore sportivo e non ci sono rancori" ha commentato Bouchard.