Pur in una giornata tutta interpretata sulla difensiva, sia personalmente che con tutta la sua RedBull Bora, Primoz Roglic ha quasi completato la rimonta sulla maglia rossa Ben O'Connor. La sedicesima tappa della Vuelta Espana, con arrivo all'iconica salita di Laghi di Covadonga, ha visto ancora una volta prevalere una fuga da lontano che ha lanciato verso il successo Marc Soler. La corsa ha visto uscire di scena Wout van Aert per una caduta in discesa, e quindi gli attacchi di Landa e Mas sulla salita finale. O'Connor si è staccato, ma Roglic si è limitato a seguire gli altri senza dare man forte e questo ha favorito la difesa dell'australiano,che ha salvato la maglia rossa per soli 5''.

Mas: 'Sensazioni fantastiche'

Nelle dichiarazioni dell'immediato dopo corsa, Enric Mas è apparso molto più convinto e deciso rispetto al passato. Lo spagnolo della Movistar, spesso criticato per il suo atteggiamento troppo passivo in corsa, ha stavolta azzardato anche un tentativo da lontano, prima di prendere in mano la situazione sulla scalata finale.

"Le sensazioni sono state fantastiche, Roglic è a cinque secondi dal leader, quindi sono a 1'20'' dalla maglia rossa", ha commentato Mas, che poi ha parlato del suo tentativo di attacco a sessanta chilometri dall'arrivo. "Abbiamo tentato la fortuna sulla penultima salita, ma le cose non sono andate come volevamo. Ho attaccato, poi ho visto che gli altri erano venuti a ruota, la salita non era così dura e ho capito che era meglio desistere", ha raccontato Mas.

Niermann: 'Wout non aveva un bell'aspetto'

Naturalmente, nel dopo corsa grande attenzione si è concentrata sulla Visma Lease a Bike e su quanto accaduto a Wout van Aert. Il corridore belga è caduto due volte, una all'inizio della tappa, senza particolari conseguenze, e una nella discesa dalla Collada Lomena. Van Aert stava seguendo Engelhart, che ha sbandato e perso il controllo della bici, ed è finito a sua volta a terra rovinosamente.

Il corridore della Visma ha cercato di ripartire, ma dopo pochi metri si è fermato, ha atteso l'arrivo dell'ambulanza e si è ritirato. "So solo che è stato portato in ospedale, non aveva un bell'aspetto", ha dichiarato il Ds della Visma, Grischa Niermann, che è apparso molto preoccupato.

"Il nostro meccanico è rimasto con Wout e anche il nostro medico della squadra sta arrivando, ma non sappiamo ancora nient'altro. Solo che è caduto sul ginocchio. Il fatto che sia salito sull'ambulanza non fa ben sperare. Questo è davvero molto triste, continua ad essere un anno difficile per noi” ha aggiunto Niermann.

O'Connor in difficoltà, ma ancora in maglia rossa

La tappa con cui la Vuelta Espana ha aperto la terza settimana di corsa ha proposto un percorso di alta montagna, con la sequenza di salite di Mirador del Fito, Collada Llomena e l'arrivo a Laghi di Covadonga.

L'avvio è stato molto intenso, con tanti scatti da cui è scaturita una fuga di un folto gruppo. All'attacco si sono portati, tra gli altri, anche Wout van Aert, Jai Vine, Marc Soler, Isaac del Toro, Max Poole, Marco Frigo e Filippo Zana.

La fuga ha presto preso un bel vantaggio, con la Decathlon della maglia rossa Ben O'Connor che si è disinteressata. Nelle fasi centrali, la Movistar ha improvvisamente preso la testa del gruppo per poi lanciare all'attacco Enric Mas a circa sessanta chilometri dall'arrivo. Anche Mikel Landa è entrato in azione, ma la battaglia si è presto spenta. La Decathlon ha di nuovo preso il comando e il gruppo si è rinfoltito in attesa della salita finale. La corsa ha però vissuto un momento drammatico scendendo dalla Collada Llomena.

Dopo aver conquistato entrambi i Gpm e rinsaldato in modo pressoché definitivo la maglia a pois, Wout van Aert è finito per terra in un tratto di discesa bagnata in cui stava seguendo Engelhardt. Seriamente ferito ad un braccio e ad una gamba, il belga si è dovuto ritirare.

Sulla salita finale sono poi rimasti al comando Marc Soler, Filippo Zana e Max Poole. Nonostante la solita strategia molto dispendiosa con scatti a ripetizione, Marc Soler ha avuto ragione degli avversari, rimanendo tutto solo nella parte più impegnativa. Lo spagnolo ha così conquistato la tappa, con Zana al secondo posto. Nel gruppo degli uomini di classifica, Mikel Landa è stato il primo a muoversi. Quando O'Connor è apparso in difficoltà, Enric Mas ha però rilanciato con Carapaz e Roglic in scia.

Lo sloveno è rimasto sempre passivo, lasciando a Mas il compito di gestire la corsa. La situazione ha così permesso ad un gruppetto con Skjelmose, Kuss, Landa e Carlos Rodriguez di limitare i danni a pochi secondi di ritardo, ed anche a O'Connor di salvarsi in extremis. L'australiano ha perso 58'' ed ha conservato la maglia rossa per appena 5'' su Roglic, con Mas distante ora 1'25''.