Alberto Contador è uno dei pochi campioni del ciclismo a poter dire di aver chiuso la carriera con una vittoria tanto prestigiosa quanto iconica. Il fuoriclasse spagnolo ha detto addio alle corse alla Vuelta Espana 2017, vincendo con una fuga solitaria l'ultima tappa di montagna, con l'arrivo sulla cima più terribile e leggendaria della corsa, l'Alto de l'Angliru. Nonostante questa chiusura da sogno, al termine di una carriera impreziosita da ben sette vittorie nei grandi giri, Contador ha rivelato di aver pensato per un po' ad un clamoroso ritorno al Ciclismo professionistico.
Intervenendo al podcast di Geraint Thomas, l'ex campione ha raccontato di aver iniziato a progettare il rientro in vista del Giro d'Italia 2020, ma di aver poi accantonato questa idea un po' pazza.
Contador: 'A volte era difficile guardare le corse in tv'
Ospite del "Geraint Thomas Cycling Club", il podcast del brillante campione gallese, Alberto Contador ha raccontato quanto sia cambiata la sua vita dopo l'addio al ciclismo professionistico, nel settembre 2017. Il campione spagnolo lasciò relativamente presto, prima di compiere i 35 anni, e quando era ancora più che competitivo. In quell'ultima stagione, Contador salì sul podio alla Parigi-Nizza, al Catalogna e al Giro dei Paesi Baschi, ma al Tour de France non riuscì mai ad impensierire Chris Froome.
Poco prima del via della Vuelta Espana, il campione della Trek annunciò che quella sarebbe stata la sua ultima corsa. Dopo un inizio difficile, Contador interpretò quella Vuelta con la sua tipica generosità e il temperamento che lo ha sempre contraddistinto. Sfuggita per poco la vittoria di tappa in diverse occasioni, il finale si trasformò in un sogno per il campione spagnolo, che andò a trionfare sulla montagna più iconica della corsa, l'Angliru.
Eppure, Contador ha ora raccontato che quell'uscita di scena, che sembrava l'ultima pagina di un romanzo, avrebbe potuto avere un clamoroso seguito. "Nei primi due anni dopo aver smesso, andavo ancora tantissimo in bici e a volte era difficile guardare le corse in televisione in quel periodo", ha ammesso Contador.
"Nell'anno della pandemia, il Giro d'Italia ha cambiato date.
Ho pensato: Alberto, forse dovresti tornare per correre il Giro d'Italia. Solo per quel Giro", ha rivelato l'ex campione, che ha vinto la corsa rosa nel 2008 e nel 2015, oltre ad aver concluso da vincitore anche l'edizione del 2011, poi revocata.
'Felice delle decisioni prese'
Passata l'euforia iniziale, Contador ha poi riflettuto su quel piano un po' folle ed ha deciso di accantonare tutto. "Ne ho parlato con gli amici, poi mi sono detto: Alberto, calmati. Hai concluso bene la tua carriera. Stai a casa con la famiglia e vai in bici solo per divertirti, non per gareggiare", ha dichiarato l'ex campione, che alla fine ha accolto con serenità questa nuova vita costruita al termine della carriera nel ciclismo pro.
"Mi sono fermato in un buon momento. Avevo 34 anni, ma è stata una bella conclusione e sono felice delle decisioni che ho preso", ha concluso Alberto Contador.