Siamo alla stretta finale per quanto riguarda due delle questioni scottanti sul tavolo di Matteo Renzi, ovvero lo sconto Irpef di 80 euro in busta paga per quanto riguarda i lavoratori a reddito inferiore ai 25.000 Euro e il taglio dell'Irap alle imprese.
Proprio per questa seconda manovra, si rischia una vera e propria beffa, perchè se il presidente del Consiglio aveva promesso di operare un taglio del 10% , tutto ciò non potrà essere probabilmente mantenuto.
Irap, perchè il taglio dell'imposta non sarà del 10%
Per quale ragione?
Semplice. Siamo già troppo in là con le date: tenendo presente che l’annunciato aumento del prelievo sulle rendite finanziarie (dal 20 al 26%) partirà solamente dal prossimo primo luglio, le imprese beneficeranno solo del 5% del taglio Irap. Tutto questo perchè si riuscirà a coprire solo la metà di quel famoso 10% promesso.
Irap, Tasi e la beffa per le imprese
Oltre alla delusione per l'Irap, le aziende rischiano di dover pagare anche fino al 20% in più di Tari, ovvero la tassa sui servizi invisibili. Secondo una previsione di Confartigianato (realizzata per il noto quotidiano "Il Sole 24 Ore"), le imprese nel 2014 potrebbero essere costrette a pagare fino al 20% in più per la nuova imposta.
Infatti, se confrontiamo l’Ici pagata nel 2011 e la prossimo Tasi del 2014, l’aumento sfiora addirittura il 100%.
Ci aspettiamo, a questo punto, una dura reazione da parte di Confindustria e Confartigianato che sicuramente si metteranno ben presto in marcia per protestare contro quella che rischia di essere una vera e propria mazzata.