Come molti di voi sapranno, è fissato per il prossimo 16 giugno il termine di pagamento della prima rata della Tasi, ma a circa un mese di distanza, ci sono ancora parecchi rebus da risolvere, primo fra tutti quello legato all'aliquota che verrà stabilita dai Comuni. Come al solito, si rischia di creare la solita confusione e di non sapere quanto bisogna effettivamente pagare.


Tasi, si rischia il caos completo e 75 mila imposte diverse

Se consideriamo che, ad oggi, soltanto 900 Comuni su 8.000 hanno stabilito le rispettive aliquote e detrazioni, capiamo bene come ci sia parecchia incertezza e caos.

In più, dato che è stata concessa ai municipi un'ampia capacità di decisione in merito alla diversa composizione delle aliquote e delle detrazioni, potremmo arrivare, secondo quanto stimato dal servizio politiche territoriali della Uil, alla definizione record di ben 75 mila Tasi diverse l'una dall'altra!



Tasi, tocca prima ai proprietari e agli inquilini in affitto

Uno dei problemi più rognosi da risolvere è quello legato al fatto che molti Comuni non hanno ancora provveduto a stabilire l'aliquota della Tasi. La legge di Stabilità, nel caso si verifichi questa evenienza, ha fissato il versamento del 50 per cento dell'aliquota base, ovvero l'uno per mille. 
Quanto si dovrà pagare, allora per la Tasi? A questo proposito è intervenuto il Presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani che non ha mancato di dichiarare il proprio disappunto al noto quotidiano 'Il Corriere della Sera': “Siamo alle solite. Noi ai proprietari consigliamo di pagare il 70% del dovuto e non di più. Non è colpa nostra se al momento di pagare mancano ancora le aliquote”.