Gli italiani sono alle prese con la Tasi, ma anche la Tari (l’imposta comunale sui rifiuti, dal nome così somigliante alla tassa sugli immobili), rischia di trasformarsi in un'autentica stangata. L’imposta comunale si farà 'piangere' diverse famiglie, oltrechè le imprese private, per le quali già si sapeva che il balzello sarebbe stato duro da digerire. Vediamo nei dettagli.


Tari, la tassa sui rifiuti costerà in media il 24% in più rispetto al 2010

La Tari si pagherà in base al numero dei componenti familiari residenti e in base ai metri quadrati di superficie dell’appartamento, compresi balconi e pertinenze. Secondo quanto viene stimato da uno studio compiuto da Ref Ricerche per conto del noto quotidiano 'Sole 24Ore', i nuclei familiari più numerosi saranno costretti a pagare, in media, circa il 24 per cento in più della cifra che hanno pagato quattro anni fa per la tassa sui rifiuti.


Tari, la tassa sui rifiuti, quando e quanto si deve pagare?

Per la Tari non è prevista una data unica di scadenza. Il contribuente potrà effettuare il pagamento in un'unica soluzione entro il prossimo 16 giugno, unitamente alla Tasi. In ogni caso, la legge di Stabilità ha imposto ai Comuni la concessione dei pagamenti in due rate semestrali: come per la Tasi, sarà il contribuente che dovrà informarsi presso il Comune di residenza quale sia la data di scadenza per il pagamento. 


Si diceva di una brutta sorpresa per quanto riguarda l'importo da pagare. Teniamo presente una cosa: in molti Comuni, l'intenzione dei sindaci sarà quella di recuperare i mancati introiti degli anni passati. In pratica, chi finora ha pagato regolarmente sarà costretto a pagare qualcosa in più anche per chi ha evaso la tassa negli anni scorsi. Chiamatela come volete, 'contributo di solidarietà' oppure 'fregatura dei soliti furbetti'...