Il ticket è la compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini. Ogni regione ha facoltà di decidere se e come adottarlo. Ne deriva che in generale, sono tenuti a pagare il ticket sanitario tutti i cittadini dai 6 ai 65 anni che usufruiscono del Servizio Sanitario Nazionale. Quindi un primo caso di esenzione è per motivi anagrafici in quanto fino ai 6 ed oltre i 65 anni di età i cittadini sono esenti. Il costo varia a seconda della regione italiana dove ci si trova oltre che in base alla prestazione a cui ci si sottopone. L'importo massimo è di 46 euro a ricetta per un numero massimo di otto prestazioni per ricetta.

Le visite soggette a ticket sono molte. Le più comuni diagnosi strumentali, laboratorio di analisi, visite specialistiche, riabilitazione e pronto soccorso, ma anche l'acquisto di farmaci. Infatti per determinate tipologie di farmaci il cittadino è tenuto a pagare il ticket sanitario di 2 euro a confezione, per un massimo di 4 € a ricetta. Per i pazienti invalidi civili o del lavoro con un grado di invalidità superiore ai 2/3 il ticket per le medicine è ridotto ad 1 euro per scatola. Sono totalmente esonerati dal pagamento del ticket coloro che dal pronto soccorso vengono giudicati bisognosi di ricovero, se le prestazioni sono prescritte dal medico di base o se ci si è infortunati sul lavoro e si è protetti dall'INAIL.

Il cittadino ha la possibilità di richiedere l'esenzione dal pagamento del ticket anche per motivi reddituali, infatti l'esenzione ticket per reddito è un diritto di tutte le famiglie con reddito inferiore alla soglia limite fissata dalla attuale normativa. La procedura di richiesta è molto rapida. Si fa alla regione di appartenenza tramite la Asl ma molto importante è il proprio medico curante che verifica prima della compilazione della ricetta se il paziente è esentato interrogando la lista Tessera Sanitaria e quindi controllando se il nominativo del soggetto è presente nell'elenco stilato dal SSN, in base alle informazioni dell'Agenzia delle Entrate congiuntamente con l'INPS.

Il medico quindi inserirà un codice di esenzione sulla ricetta. Le esenzioni reddituali infatti si distinguono con dei codici in base al paziente e variano da regione a regione. Disoccupati con reddito basso (variabile a seconda delle regioni) pensionati al minimo o con assegno sociale sono per esempio tra le categorie che possono ottenere l'esenzione.

L'eventuale assenza del nominativo non pregiudica l'esenzione, infatti il paziente che crede di trovarsi in condizione di esenzione deve recarsi alla Asl per richiedere il certificato provvisorio che darà diritto allo stesso di usufruire dell'esenzione per un anno intero. Il soggetto che richiede il provvisorio deve presentarsi alla sua Asl con un documento di riconoscimento, la tessera sanitaria ed un'autocertificazione dei redditi, dello stato di disoccupazione e della consapevolezza delle sanzioni penali per dichiarazioni false. Il ticket sui farmaci si paga alla cassa nelle farmacie perché inserito sullo scontrino d'acquisto, per le altre prestazioni si può pagare direttamente ai Cup o tramite bollettino postale.