Con l'IMU molti italiani si trovano nella condizione di dover pagare molte tasse per case che non per loro volontà risultano a loro intestate. Sembra assurdo che una persona si lamenti di avere troppe unità immobiliari, ma la altissima tassazione italiana fa sembrare normali anche queste cose. Infatti tra successioni, testamenti ed eredità molti contribuenti hanno in proprietà immobili che appartenevano ad un parente defunto che hanno ereditato e che magari non riescono a vendere. Su questi immobili si abbatte la scure dell'IMU per le seconde case ed i proprietari corrono ai ripari in tutti i modi.

C'è chi per esempio demolisce un immobile pur di non pagare tasse, chi lo elimina donandolo ad altri, ma in questo caso spesso chi lo riceve non ne è contento, e così via.

Il problema si rifarà vivo a breve, entro il 16 giugno, data di scadenza dell'acconto per l'imposta comunale sugli immobili. Ci sono però altre soluzioni meno drastiche che pochi conoscono per pagare meno o non pagare proprio senza regalare niente a nessuno o senza diventare una ditta di demolizione e radere al suolo una casa.

Immobili inagibili o inabitabili

Un immobile viene definito inagibile quando ha una struttura dissestata e che quindi è pericoloso per l'incolumità degli abitanti. Un immobile invece è semplicemente inabitabile quando anche se idoneo strutturalmente è privo degli elementi basilari per renderlo idoneo all'utilizzo.

Gli esempi più ricorrenti sono la mancanza dei vetri delle finestre o l'assenza di allacciamento alla rete idrica. Bisogna sapere che in questi casi, anche se la visura catastale riporta la rendita normale in sede di calcolo la base imponibile deve essere ridotta del 50%, si paga in pratica la metà dell'imposta.

Immobili collabenti, categoria catastale F/2

In questa categoria catastale rientrano i classici immobili fatiscenti, quelli che per il catasto non sono in grado di portare reddito al proprietario. Si tratta di quegli immobili ancora in piedi ma diroccati, per esempio senza tetto, senza uno dei muri di cinta e così via.

L'esempio più calzante è la classica casa di campagna abbandonata e distrutta dall'usura del tempo. Spesso il cambio di categoria al catasto non è fatto, quindi bisogna controllare e se è il caso portare un tecnico per effettuare il cambio di categoria.

Fabbricati rasi al suolo o quasi

I fabbricati o ex fabbricati demoliti da eventi atmosferici e calamità, quelli che presentano solo poche file di mattoni o piccole parti ancora in piedi, sono esentati dall'IMU sui fabbricati. Sui terreni sede del fabbricato però, essendo area edificabile o terreno agricolo è dovuta l'IMU sul terreno. Quindi radere al suolo tutto il fabbricato, di fatto eviterebbe al proprietario il pagamento dell'IMU sulla casa, ma lo obbligherebbe al pagamento dell'IMU sul terreno.

Molti corrono ai ripari presentando al catasto richieste di variazioni di categorie per ridurre al minimo o del tutto l'impatto dell'IMU sulle proprie tasche. Infatti le statistiche dicono che negli ultimi anni sono aumentate le richieste di variazioni di categoria al ribasso per gli molti immobili. In pretica i cittadini preferiscono deprezzare catastalmente un immobile pur di non essere tartassati dal fisco.