Manca poco alla scadenza finale del 730/2015, il famoso precompilato, il 23 luglio fine definitiva. È stata una stagione particolare questa del 730, per via della versione "novità" che quest'anno ha fatto la sua comparsa nel mondo del fisco italiano. Il modello precompilato, nato come vero è proprio strumento rivoluzionario, strumento che avrebbe dovuto semplificare la vita di tutti i soggetti interessati, si è rivelato un vero flop.

Cosa è il 730 precompilato

Il 730 con dati già inseriti e completamente a disposizione dei contribuenti, nel proprio cassetto fiscale, doveva essere un modo facile e veloce per rendere snello il rapporto tra cittadino e fisco.

Così non è stato perché, fin dal primo giorno, moltissimi 730 presenti nei cassetti fiscali dei contribuenti erano pieni zeppi di errori e non di poco conto. Errori nei giorni per cui fruire delle detrazioni, errori dei dati inseriti per quanto riguarda il lavoro domestico e così via, sono errori che rischiano di condizionare il calcolo dell'imposta da pagare o da ricevere a rimborso. Qualcosa non ha funzionato, nello scambio di dati tra Agenzia delle Entrate, Inps, Anagrafe Tributaria e via dicendo. Il Governo e l'Agenzia delle Entrate, durante questi mesi sono corse ai ripari dando proroga, consentendo l'annullamento e la ripresentazione del 730 ma il fatto è che la nuova versione del modello reddituale ha lasciato tutti scontenti.

Il 730 ha complicato la vita a tutti

Problemi con il nuovo modello li hanno avuti tutti. Il contribuente che era abituato a presentare da solo il 730, pensava di avere vita più semplice ed invece ha trovato numerosi problemi ed errori da correggere. Inoltre i prezzi medi che il contribuente ha trovato presso gli intermediari sono aumentati proprio a causa delle difficoltà e dei rischi che il 730 ha prodotto e della relativa necessità ad assicurarsi da parte dei CAF, degli intermediari e di tutti i professionisti abilitati.

I CAF addirittura hanno rinunciato ad usare il precompilato (hanno optato per il 730 ordinario, come l'anno scorso) per i tempi di lavorazione più lunghi, tra delega necessaria per accedervi e maggiori rischi appioppati sulle loro teste.

La CGIA di Mestre, nella sua consueta analisi che presenta alla Commissione di Vigilanza dell'Anagrafe Tributaria è stata abbastanza critica circa i benefici del 730 precompilato anche se ammette che l'idea di partenza era buona ed andava in direzione della semplificazione.

Si sapeva che sarebbe stata dura, che quest'anno il 730 precompilato era sperimentale, ma ciò che fa paura sono le conseguenze che si avranno fin dal giorno dopo la scadenza.

Multe in arrivo?

Sicuramente, adesso che la lente di ingrandimento del fisco controllerà le dichiarazioni dei redditi sarà molto più probabile che si riscontrino errori. Il visto di conformità su tutti i documenti allegati che sono stati costretti ad inserire gli intermediari, assicura la corrispondenza fra documentazione presentata e dichiarazioni. In caso di irregolarità, l'intermediario paga imposta, sanzioni e interessi al posto del contribuente. Si avanza già un reclamo contro la costituzionalità del provvedimento.

Infatti la Costituzione definisce "le imposte come il concorso del singolo alle spese pubbliche". Le nuove direttive fanno passare le imposte da essere a carico del contribuente, ad essere probabilmente a carico degli intermediari. Non è costituzionale la traslazione delle imposte. Ecco perché probabilmente del 730 precompilato se ne parlerà ancora a lungo.