La politica economica del Governo pare che stia tornando nel solco giusto. La notizia, appresa dai giornali, dice che le tasse sui Castelli e Case di lusso, si pagheranno con uno sconto, si parla di un' aliquota al 4%, e una detrazione fino a 200 euro. Invece, Super Tasi sulle seconde abitazioni. Attenzione però alla vecchia norma, non si sa se ancora attuale, secondo la quale, gli immobili soggetti a vincolo delle Belle Arti, sono equiparati, ai fini delle rendite catastali, alla peggiore categoria e classe urbana, del comune in cui è ubicato l'immobile (A5), di cui si è già parlato in altra occasione.

In quei casi i Castelli, con l'aggiunta dell'aliquota scontata, pagherebbero poco, molto poco.

Affiorano le addizionali

Il mattone rappresenta ancora un problema, perché ha messo in ginocchio la nostra economia, e a causa dei continui balzelli, stenta a riprendere vitalità. Vi sono segnali positivi, ma per ora, sono solo segnali e basta. Negli anni 50 e 60, i Governi facevano a gara a proporre ed approvare provvedimenti di esenzioni sul mattone: misure che hanno fatto dell'Italia una potenza economica. Ora siamo passati alle addizionali, per non dire che aumentiamo la tassa sulle case. I cittadini sono scoraggiati. Anche se apprezzano e gradiscono gli sforzi del Governo, con l'esenzione prima casa, data la situazione, resta ancora tanto da fare.

Freno sul turn over

Altro macigno per la nostra politica economica è rappresentato dalla Pubblica Amministrazione. Con l'avvento della meccanizzazione, i lavori di ufficio si sono snelliti, e là, dove prima occorrevano 10 impiegati, oggi è più che sufficiente uno, con l'ausilio del Computer. È mortificante leggere che, a Sanremo, un terzo del personale firma e poi va a fare gli affari suoi.

Non solo, ma pretendono anche gli straordinari: Parini direbbe, per affrontare il sacrificio della firma. Altri esempi: Anas, ecc., non faccio altri casi, perché l'elenco è molto lungo. Gli elettori alla prossima opportunità dovranno pur dire qualcosa.Il compito di guidare la politica economica è molto arduo, ed è legato alla soluzione di alcuni problemi strutturali, che possiamo riassumere in pochi punti:

  • Pubblica amministrazione: per legge stabilire il numero massimo di personale occorrente a partire dai Comuni;
  • Acquistare le siringhe (simbolico) da chi le fornisce al minor prezzo, a parità di qualità;
  • Eliminare le consulenze ed i finanziamenti non necessari
  • Studiare la possibilità di sottrarre la Sanità alle Regioni.
  • Le misure sopra indicate, potrebbero sicuramente contribuire a ridurre il nostro debito. Si tratta di provvedimenti possibili.