La data di scadenza per il pagamento del saldo di Imu e Tasi 2015 è stata il 16 dicembre: cosa accade se non si è assolto il compito di pagamento? Le possibilità di un versamento in ritardo sono numerose e le sanzioni sono progressive: prima si paga, insomma, meno sarà la mora da aggiungere all’imponibile. I procedimenti sono quattro e vanno sotto il nome di ‘ravvedimento operoso’: il pericolo è che, se trascorre un anno dalla data di scadenza, in quel caso le sanzioni sono molto più salate e si potrebbe incorrere in una cartella di Equitalia. Ecco un prospetto completo di tutte le procedure con le relative percentuali sugli interessi e le sanzioni a seconda del numero di giorni di ritardo nel pagamento.
Ravvedimento e sanzioni per il pagamento in ritardo del saldo Imu e Tasi 2015
Ecco quali sono le forme di ‘ravvedimento operoso' per il pagamento in ritardo delle tasse sulla casaImu e Tasi 2015:
- ‘ravvedimento sprint’: se si effettua il pagamento entro e non oltre quattordici giorni dalla scadenza, dunque entro il 30 dicembre 2015, si dovranno pagare come mora gli interessi giornalieri e uno 0,2% in più per ogni giorno di ritardo
- ‘ravvedimento breve’: se si effettua il pagamento del saldo dell’Imu e della Tasi 2015 tra i quindici e i trenta giorni seguenti alla scadenza, si dovranno pagare gli interessi giornalieri e una sanzione del 3% sull’imponibile del saldo da versare
- ‘ravvedimento medio’: se si effettua il pagamento tra i trenta e i novanta giorni seguenti alla scadenza, si dovranno pagare gli interessi giornalieri e una sanzione del 3,33% sulla cifra del saldo da versare
- ‘ravvedimento lungo’: se si effettua il pagamento tra i novanta giorni e l’anno (dunque entro il 15 dicembre 2016) seguente alla scadenza, si dovranno pagare i soliti interessi giornalieri e una sanzione del 3,75% sull’imponibile che si sarebbe dovuto versare
- pagamento con oltre un anno di ritardo: se si effettua il pagamento dell’Imu e della Tasi 2015 oltre l’anno (dunque a partire dal 16 dicembre 2016) seguente alla scadenza, si dovrà pagare una sanzione del 30% dell’intera cifra con la possibilità che arrivi una cartella di Equitalia
Per ulteriori aggiornamenti e notizie sulle questioni fiscali, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.