Via libera, per quel che riguarda gli investimenti nelle start-up innovative, alla proroga a tutto il 2016 degli incentivi fiscali che sono previsti per i conferimenti. Questo a seguito della firma, da parte di Federica Guidi, il Ministro dello Sviluppo Economico, dell'apposito decreto che è stato controfirmato da Pier Carlo Padoan, il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Nel dettaglio, gli incentivi fiscali prevedono, da parte delle persone fisiche, di poter detrarre il 19% degli investimenti effettuati nelle start-up innovative con un limite dei conferimenti pari a 500 mila euro. Nel caso in cui, nell'anno fiscale, l'ammontare della detrazione sia superiore all'imposta lorda, allora la parte eccedente può essere portata in detrazione dall'Irpef per i periodi di imposta successivi e comunque non oltre il terzo.  I soggetti che invece sono passivi dell'Ires, l'imposta sul reddito delle società, possono portare i conferimenti effettuati, per un importo non superiore alla soglia di 1,8 milioni di euro, non in detrazione ma in deduzione fiscale.

Nel dettaglio, i soggetti Ires possono portare in deduzione il 20% del conferimento effettuato nel rispetto del limite sopra indicato. La percentuale di deduzione dal reddito d'impresa sale però al 27% per le start up che, in ambito energetico, sono esclusivamente attive nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti o di servizi innovativi caratterizzati da un elevato valore tecnologico. E' pari al 25% del conferimento effettuato, invece. la deduzione fiscale, sempre a favore dei soggetti Ires, per gli investimenti nelle start up innovative a vocazione sociale.

In Italia, stando ai dati al 31 dicembre del 2015, sono 5.143 le start-up innovative che sono iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese con un aumento, rispetto al dato al 30 settembre del 2015, di 439 unità. Su base territoriale, è la Lombardia, con 1.122, la Regione con il maggior numero di start up innovative, e poi Emilia-Romagna e la Regione Lazio.