Dal prossimo 15 aprile, i contribuenti italiani potranno accedere al 730 precompilato. L’Agenzia delle Entrate ha confermato la bozza di 730 con le relative istruzioni e pertanto, il modello con cui presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno di imposta 2016 è quello pubblicato sul sito ufficiale dell’Agenzia. La versione precompilata è giunta al terzo anno e per il 2017, i dati già inseriti dal Fisco sono molti di più. Questo però non vuol dire che il contribuente non deve usare cautela in sede di compilazione, perché come di consueto, i dati vanno controllati e magari implementati.

Ecco le cose a cui prestare maggiormente attenzione per non incorrere in errori che potrebbero generare sanzioni e multe.

Cosa cambia tra nuove scadenze e dati preinseriti

Come dicevamo, il 16 gennaio tramite provvedimento ufficiale, il nostro Fisco ha confermato il modello 730/2017 con tutte le novità riportate nelle istruzioni ad esso collegate. Il termine di presentazione del modello per chi si avvale di Caf o professionisti e per chi lo consegna direttamente al proprio datore di lavoro ed in questo caso sostituto di imposta resta il 7 luglio. Diverso il caso per chi lo invia all’Agenzia delle Entrate attraverso il proprio cassetto fiscale con credenziali e PIN, cioè per chi utilizza il precompilato in maniera indipendente.

In questo caso la scadenza slitta al 23 luglio, o meglio al 24 visto che il 23 è festivo. Rispetto ai due anni di sperimentazione della versione precompilata, la nuova dichiarazione dei redditi riporta già i dati di tutte le spese sanitarie, da quelle per acquisti in farmacia a quelle per visite specialistiche per finire con le visite presso professionisti quali dentisti, oculisti o psicologi, tanto per citarne alcune.

In pratica, tutto quanto speso per la salute del dichiarante o dei familiari a carico, sarà già presente nelle dichiarazioni dei redditi. Per la prima volta saranno presenti i dati relativi alle spese sostenute per bonus ristrutturazione ed eco-bonus dagli amministratori di condominio. Anche le spese per i rimborsi universitari e per quanto erogato agli enti per il diritto allo studio sono tra i dati che si troveranno nel 730.

Cosa controllare e cosa manca

I dati relativi alle spese sanitarie sono già presenti in dichiarazione, ma questo non vuol dire che non bisogna prestare attenzione. Consigliabile controllare se davvero tutte le spese preinserite per scontrini della farmacia, fatture per visite specialistiche o presso studi professionali sono davvero esatte. Quindi, meglio controllare quelle che di cui si è in possesso per verificare se non sia sfuggito niente al Fisco e se il meccanismo tessera sanitaria sia stato preciso. Inoltre, molti costi tra quelli sostenuti nel 2016 e detraibili, non saranno presenti e molti di essi sono tra i più importanti. Gli interessi sui mutui per acquisto prima casa per esempio, ma anche le spese scolastiche, il bonus mobili o quello per ristrutturazioni.

Controllare con la massima attenzione anche le CU preinserite, soprattutto quando ne esiste più di uno per via del lavoro svolto dal dichiarante. Il caso della Certificazione Unica dell’INPS relativa alla disoccupazione è uno di questi perché, non essendo stata preinserita, va implementata soprattutto perché accettare una dichiarazione con una CU mancante significa dichiarare redditi inferiori a quelli percepiti. Il sostituto di imposta che effettuerà il conguaglio deve essere quello con cui si ha il rapporto di lavoro in corso tra luglio ed agosto. In alternativa, la soluzione 730 senza sostituto resterà in vigore anche per la nuova stagione e sarà l’Agenzia a dicembre ad effettuare i conguagli. Il sostituto di imposta va sempre inserito manualmente proprio per questo motivo.