Dal 18 aprile nelle case di milioni di italiani si è tornati a parlare di dichiarazione dei redditi. La stagione delle denunce fiscali è ufficialmente iniziata con il 730/2017, il primo modello di dichiarazione dei redditi, usato soprattutto da lavoratori dipendenti e pensionati. Le spese da scaricare, per abbattere l’IRPEF dovuta e per ottenere, in molti casi, i rimborsi con stipendio o pensione, sono l’argomento di maggiore interesse. Anche per il 2017 per le spese di ristrutturazione edilizia è stata confermata la detrazione. Ma quali sono le spese che è possibile scaricare e come funziona il meccanismo di quello che risulta essere tra i più importanti oneri detraibili nel 730?

La detrazione spettante

Il paventato rischio che la detrazione per le opere di ristrutturazione edilizia venisse abolita è stato disinnescato. Come dicevamo in premessa, la detrazione è stata confermata anche per il 2017, sempre con il tetto massimo di spesa scaricabile pari a 96mila euro. La detrazione spettante è pari al 50% di quella sostenuta ed è usufruibile in 10 rate. In pratica, le spese sostenute devono essere riportate in 10 rate di uguale importo per 10 anni. Da registrare in materia, la proroga del bonus mobili che rende possibile usufruire della detrazione del 50%, anche per l’acquisto di mobili. Questo però, a condizione che l’acquisto di mobili sia collegato ad una ristrutturazione edilizia e fino al tetto massimo di 10mila euro.

Dura 5 anni invece che 10, la detrazione spettante per l’adeguamento delle proprie case alle nuove norme antisismiche.

Quali sono le spese che rientrano tra quelle detraibili

Il Gruppo Servizi CGN, con il suo blog ufficiale “Fisco7”, riporta una esaustiva guida per capire meglio questa particolare detrazione spettante per i contribuenti.

Non tutte le opere di ristrutturazione sono uguali e possono essere divise in 2 grandi categorie, quelle ordinarie e quelle straordinarie. La distinzione assume particolare rilevanza proprio in ambito detrazione per opere di ristrutturazione, perché grosso modo, le opere di manutenzione ordinaria non possono dare luogo alla detrazione.

La discrezionalità e l’interpretazione normativa rende la detrazione difficile da capire.

La sostituzione del pavimento di casa, per esempio, risulta essere un’opera che può rientrare in tutte e due le categorie. Se il pavimento è sostituito solo per una questione estetica, questa rientra nella manutenzione ordinaria e nulla di quanto speso può essere scaricato. Diverso il caso se la sostituzione delle vecchie mattonelle sia stata programmata perché si è inserito il riscaldamento a pavimento o perché si erano rotte le tubature dei vecchi impianti idrici, di riscaldamento e elettrici. Lo stesso discorso vale per la sostituzione delle porte interne, perché darebbero diritto alla detrazione solo se rientrano in altre opere come possono essere la demolizione di un divisorio o la creazione di un nuovo muro.

In pratica, ogni singolo intervento deve essere monitorato in un discorso più globale. In pratica, l’opera di manutenzione ordinaria, può essere scaricata nel 730, solo se rientra in un più complesso intervento di ristrutturazione straordinaria. La circolare esplicativa delle Entrate, la 57/E spiega che l’intervento ammissibile è quello la cui categoria, il ramo in cui rientra è secondaria rispetto a quello che dà diritto alla detrazione.

Documenti e soggetti che possono detrarre le spese

Per poter usufruire di questa detrazione è necessario che tutti i pagamenti avvengano tramite bonifico. Questo perché nel bonifico vanno inseriti la causale del pagamento ed i codici fiscali del soggetto che effettua gli interventi e del destinatario del pagamento.

Documenti da conservare per i controlli e da presentare in sede di compilazione del 730, oltre alle copie dei bonifici, sono la domanda al Catasto Fabbricati, ricevute dei pagamenti TASI e IMU, delibera di autorizzazione nel caso le opere siano in un condominio e le eventuali autorizzazioni ad iniziare i lavori, DIA o SCIA a seconda dei comuni. La detrazione spetta ai proprietari di immobili, ai titolari di un diritto reale, ai locatari, ai soci di cooperative ed anche alle imprese individuali.