Il prossimo anno sarà l'anno del Fisco, i controlli saranno molto più serrati specialmente grazie al nuovo strumento della fatturazione elettronica. Il decreto fiscale cambierà in modo consistente la catena di controllo sulle frodi, il nuovo mezzo di controllo però inciderà anche sulla vita di tutti i cittadini: la fatturazione elettronica, infatti, sarà obbligatoria anche per i privati.

Fisco, maggiori poteri alla Guardi di Finanza

Il Sole24Ore ha stimato che il flusso di dati, con l'apporto delle transazioni tra privati, aumenterà di circa 1,8 miliardi di file. Con una mole di informazioni così ampia, di fatto, la Guardia di Finanza sarà in grado di dare il via a una serie d'incroci di dati prima impossibili. Il software che gestirà i controlli sicuramente vedrà riempirsi di alert, segnalazioni che porterebbe il Fisco a una serie di controlli più mirati. La Guardia di Finanza, da gennaio 2019, avrà dunque a disposizione delle informazioni in automatico finora riservate solo all'Agenzia delle Entrate.

Grazie al nuovo decreto i militari delle fiamme gialle potranno vigilare direttamente sui conti correnti dei contribuenti e su quelli delle imprese. Secondo le aspettative del governo questo strumento servirà, invece, a diminuire la pressione sulle piccole e medie imprese per concentrarsi maggiormente su quelle più grandi. Avendo accesso diretto ai dati il Fisco andrà ad eliminare il numero di controlli minimi che, ad ora, deve effettuare sulle piccole aziende. All'interno del nuovo decreto fiscale si inserisce anche la pace fiscale, ovvero la chiusura dei contenziosi aperti finora con l'Erario. Chiudendo le contestazioni aperte finora con cittadini e imprese il Fisco potrà dedicarsi con maggiore attenzione, smascherandoli, ai furbi che evadono le Tasse.

Fattura elettronica per le aziende

L'introduzione della fatturazione elettronica sarà un cambiamento importante per le aziende che si vedranno obbligate a investire in procedure digitali. Le fatture, da gennaio in poi, dovranno essere tutte emesse in formato Xml e in seguito inviate al sistema di interscambio nazionale (Sdi), già in uso per le fatture della pubblica amministrazione. I file, poi, dovranno essere conservati digitalmente per 10 anni: spetterà all'azienda decidere se curarsi direttamente della conservazione o affidarsi a servizi terzi.

Dall'obbligo di fatturazione elettronica sono al momento esclusi i regimi avvantaggiati o a forfait, come le partite IVA con il regime dei minimi.