Oggi, 27 novembre 2019, inizia ufficialmente l'esame del Decreto Fiscale da parte dell'aula del Senato. ma il testo che verrà votato dai senatori è molto differente da quello originale licenziato a suo tempo dal Governo M5S - Lega. infatti, è stato più volte rimaneggiato e limato prima dell'appuntamento di oggi con l'aula del Senato. Non ci sarà sicuramente il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali della ex Equitalia per i contribuenti in difficoltà economica e con un Isee inferiore ai 30.000 euro. Inoltre, nella rottamazione - ter non verranno incluse le multe al codice della strada né i tributi locali come Imu e Tasi.

Come ha spiegato il Sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci la soluzione prospettata dal Governo per poter includere queste Tasse locali nella terza edizione della definizione agevolata non avrebbe ottenuto il parere favorevole della Ragioneria dello Stato. L'esame del Decreto Fiscale è iniziato questa mattina con la relazione del Relatore di maggioranza, il Senatore Emiliano Fenu del M5S. La votazione da parte dell'aula di Palazzo Madama dovrebbe avvenire questo pomeriggio. Poi il Decreto Fiscale dovrà passare alla Camera dei Deputati per una seconda lettura.

La mutazione del Decreto Fiscale

Come abbiamo anticipato solo qualche giorno fa, il Decreto Fiscale ha assunto le vesti di un provvedimento omnibus dove sono confluiti i più diversi provvedimenti.

Dalla proroga del bonus bebé alle varie sanatorie fiscali. Dalla tassa sui money transfer algli incentivi per l'aggregazione tra Tim e Open Fiber nel settore delle reti di telecomunicazione. Comunque, dal punto di vista strettamente fiscale, vi sono delle importanti novità per quanto riguarda le liti pendenti, l'ampliamento del numero delle rate della rottamazione ter e la sanatoria degli errori formali delle dichiarazioni dei redditi da cui vengono esclusi i beni posseduti all'estero.

Viene confermato anche lo stop al Condono Fiscale.

Per quanto riguarda le liti pendenti, come evidenzia "Il Sole24ore" il Governo punta a rendere maggiormente appetibile la sanatoria. infatti, vengono modificate le percentuali di sconto a seconda che il contribuente - debitore abbia vinto in primo o secondo grado. In caso di vittoria in primo grado sarà possibile sanare la propria posizione con il Fisco pagando solo il 40% dell'imposta dovuta.

Invece, se si dovesse vincere anche in secondo grado, l'importo per chiudere definitivamente la partita con il Fisco sarebbe ridotto al solo 15% dell'imposta dovuta. Infine, nell'attesa della decisione della Cassazione, si potrebbe decidere di chiudere versando all'erario solo il 5% dell'imposta dovuta: Ovviamente, in nessun caso vengono richiesti sanzioni ed interessi.

Per quanto riguarda la rottamazione ter viene ufficialmente riconosciuto il concetto del lieve inadempimento. In pratica, aderendo alla terza edizione della definizione agevolata, se il contribuente - debitore dovesse ritardare nel pagamento delle rate fino a cinque giorni dopo la scadenza concordata, lo stesso non subirebbe conseguenze e il piano di rientro andrebbe avanti normalmente.

Inoltre, le rate della rottamazione passano da 10 a 18 a partire dal 2020. Infine, tutti i contribuenti che decideranno di aderire alla rottamazione -ter potranno ottenere il Durc, il documento che attesta la regolarità contributiva.

Le dichiarazioni del Senatore Fenu

Il relatore del provvedimento, il Senatore Emiliano Fenu, ha tenuto a precisare che con questo Decreto si intende aiutare le persone che si sono trovate in oggettiva difficoltà economica a causa della pressione estrema del nostro sistema tributario. Ovviamente, secondo il Senatore Fenu il Decreto non sarebbe stato pensato per agevolare i grandi evasori. Inoltre si sarebbe cercato di venire incontro anche alle esigenze di migliaia di piccole e medie imprese con l'obiettivo di ristabilire un sereno clima di fiducia tra queste ultime e il Fisco.