L'obbligo di emissione della Fattura Elettronica è in vigore da circa 7 giorni e le opinioni sulla sua partenza sono estremamente divergenti. Da una parte c'è l'amministrazione finanziaria, nello specifico l'Agenzia delle Entrate che evidenzia come in appena 4 giorni siano state emesse circa 2,8 milioni di fatture elettroniche da oltre 120.000 operatori Iva su tutto il territorio nazionale.

E, naturalmente, rispetto a questa enorme mole di documenti informatici, il verificarsi di alcuni errori in percentuale marginale è del tutto fisiologico. D'altra parte, l'associazione a tutela dei consumatori Codacons parla di disagi e disservizi di notevole entità creati dall'introduzione dell'obbligo e sarebbe pronta a presentare, addirittura, un esposto contro la stessa Agenzia delle Entrate per interruzione di servizio pubblico.

I dati dei software sonda

L'Agenzia delle Entrate ha replicato con un comunicato ufficiale in cui fa riferimento ai dati forniti dai propri software sonda secondo cui non sarebbero state rilevate particolari criticità.

Anzi, l'amministrazione finanziaria fornisce dei dati molto precisi, affermando che, a quanto le risulta, solo il 6% degli invii di fatture elettroniche sarebbero state rifiutate dal Sistema. In pratica su quasi 3 milioni di fatture elettroniche si tratta di circa 170.000 documenti informatici. Il raffronto è estremamente positivo secondo l'Agenzia delle Entrate. Infatti, questa percentuale, in precedenza, era molto superiore e pari al 30%. Infatti, occorre considerare anche il fatto che l'introduzione della fattura elettronica tra privati era ampiamente attesa dall'amministrazione finanziaria, dato che la stessa era in vigore già dal 2015 nei confronti delle transazioni con la Pubblica Amministrazione.

Le segnalazioni di Codacons e Commercialisti

Un simile ottimismo non è condiviso da importanti categorie professionali, come quella dei Commercialisti e, come accennato, dalle associazioni dei consumatori, in primis il Codacons. Secondo l'associazione a tutela dei consumatori il fattore principale che ha contribuito ai disservizi riscontrati è stato il fatto che non è stato utilizzato un software unico per l'invio delle fatture elettroniche. Il riferimento diretto è al software utilizzato dalla Agenzia delle Entrate che, secondo il Codacons, doveva essere quello da utilizzare. Nello stesso tempo l'associazione dei consumatori ha richiesto la concessione di una proroga per l'invio della documentazione.

D'altra parte, il Presidente dell'Associazione dei Commercialisti Marco Cuchel ha evidenziato come siano giunte diverse segnalazioni dagli utenti che, collegandosi proprio al software dell'Agenzia delle Entrate, hanno visualizzato il messaggio "il sistema non è al momento disponibile, ci scusiamo per l'inconveniente e si prega di riprovare più tardi". Anche se la Sogei ha evidenziato di non aver riscontrato particolari anomalie.

La vera prova del nove per la tenuta del sistema, comunque, si avrà solo da questa settimana con il ritorno al pieno regime. Infatti, i test effettuati fino a ieri scontavano il fatto che molte attività commerciali erano chiuse per le festività. Quindi, i dati non sarebbero del tutto attendibili.

A questo proposito giova ricordare che sia i cittadini che i vari operatori che dovessero avere dei dubbi possono accedere alle varie sezioni del sito dell'Agenzia delle Entrate dedicate espressamente alle problematiche della fattura elettronica.