Nulla di imprevisto sotto il sole. Semmai c'è da mettere in rilievo il fatto che si è verificato quanto si immaginava si potesse prevedere: l'abolizione della Tasi ha comportato l'aumento dell'Imu in quattromila comuni. La rilevazione viene fatta da Il Sole 24 Ore che sottolinea come la lievitazione di una delle due imposte sia stato effetto della cancellazione dell'altra.

Anche perché senza coperture adeguate sarebbe stato difficile immaginare uno scenario diverso, considerata la possibilità data ai comuni di adeguare l'Imu.

Tasi abolita nel 2020

La Tasi era il così detto "Tributo per i servizi indivisibili". La scelta di cestinarla ha iniziato ad avere decorrenza dall'anno 2020 per effetto della scorsa Legge di Bilancio. Lo scopo era, ovviamente, quello di rendere quanto più snello possibile il sistema dei tributi immobiliari. In sostanza si è arrivati ad un'unificazione dei tributi con l'Imu, sulla base del fatto che entrambi andavano a colpire la stessa base imponibile.

Il Sole 24 ore sottolinea, in particolare, come gli amministratori locali (cioè i sindaci) avessero la facoltà di poter aumentare l'Imu per non subire conseguenze sulle casse comunali.

I dati del quotidiano economico sono stati rilevati da Blunext. Andando ad analizzare le delibere tributarie delle istituzioni comunali si è arrivati e confrontandole con quelli degli anni precedenti si è arrivati a determinare che 3775 comuni hanno aumentato l'aliquota ordinaria e 4029 hanno provveduto a innalzare anche quella sull'abitazione principale.

Occorre ricordare che l'Imu sulla prima casa viene pagata se questa è un immobile che ha parametri tali da considerarlo "di lusso" e in Italia, stando ai dati catastali, se ne stimano circa 75.000.

Quanto avvenuto è stata la diretta conseguenza del fatto che la riforma messa in atto non aveva coperture adeguate ad immaginare che si potesse configurare un calo della pressione fiscale sui cittadini e si è assistito semplicemente ad un cambio di schematizzazione delle imposte.

Aumenti Imu: i dati Blunext parlano chiaro

E, a dire la verità, già nel 2019 si era parlato di Local Tax alla luce del fatto che Imu e Tasi avrebbero finito per esser accorpate. Questo faceva pensare ad uno scenario in cui difficilmente i cittadini avrebbero potuto immaginare di risparmiare granché rispetto al carico economico rappresentato dal pagamento delle imposte.

Si pensi che dal cumulo delle due imposte fino all'anno 2019 si stimava un gettito fiscale che arrivava a sfiorare i 20 miliardi di euro, di fondamentale importanza soprattutto per le amministrazioni locali.