Google e l’Antitrust Usa, la Federal trade commission (Ftc), hanno raggiunto un accordo nell'ambito dell'indagine avviata dalla stessa Ftc due anni fa e relativa al rilascio dell’autorizzazione ad impiegare brevetti di proprietà di Montain View.
Stando all’intesa raggiunta oggi ed annunciata tramite una conferenza stampa tenutasi a Washington, Google ha acconsentito a garantire l'autorizzazione per i brevetti ritenuti essenziali per il funzionamento di apparecchi telefonici prodotti da aziende rivali.
L'iPhone e l'iPad di Apple, il BlackBerry di Research in Motion e gli smartphone che sfruttano il software Windows di Microsoft beneficeranno dell’accordo, un intesa resasi presso che obbligatoria con riferimento ai brevetti transitati a Google dopo aver ultimato l’acquisizione di Motorola Mobility nel maggio del 2012.
Il popolare motore di ricerca è sceso a patti con l’Antitrust statunitense dichiarando inoltre che, d’ora in avanti, rinuncerà ad impiegare i “ritagli” estratti da altri siti web ed impiegati per la realizzazione dei sommari presentati agli utenti in seguito all’effettuazione di una data ricerca on line. Big G ha tuttavia tenuto a precisare che tale pratica non è assolutamente illegale e risulta per converso rispettosa delle leggi americane vigenti in materia di copyright.
Altro punto chiarito dall’inchiesta l’infondatezza delle accuse mosse dai rivali di Google e stando a cui il colosso di Montain View avrebbe privilegiato la messa in evidenza dei propri servizi all’interno dei risultati delle ricerche svolte on line dagli utenti.
Jon Leibowitz, presidente dell'Antitrust, ha in proposito dichiarato che non è stata reperita alcuna prova che dimostrasse una simile responsabilità a carico del colosso di Montain View.