L'Agcom ha imposto a SWG di interrompere lo sviluppodi PoliticAPP, l'app che avrebbe reso note le intenzioni di voto durante ilperiodo di black out pre-elettorale.

Nel comunicato diffuso dall'Authority si legge che ilblocco è stato disposto per "palese violazione delle norme sulla par condicio",valutazione che sorprende e non poco dato che la stessa Agcom non più tardi ditre giorni fa aveva concesso il proprionulla osta allo sviluppo dell'applicazione da parte di SWG, prestigiosoistituto specializzato in sondaggi politici.

La violazione delle norme cui fa riferimentol'Authority concerne il combinato disposto dell'art.

8 legge 28/2000, stando alquale non è consentita la pubblicazione di informazioni attinenti leintenzioni di voto nei 15 giorni immediatamente antecedenti la consultazione.

L'Autorità garante aveva concesso il proprio lasciapassare inconsiderazione del fatto che pc, tablet e smartphone non potevano essereritenuti dei media tradizionali, gli unici cui potesse essere imposto ilrispetto dell'art. 8; il cambio di rotta sorprende di certo per la tempistica,ma non è del tutto inatteso.

I presupposti in base ai quali era stato concesso a SWG il rilascio dell'autorizzazioneerano infatti deboli ed in parte anacronistici; non considerare smartphone,tablet e pc strumenti di comunicazione tradizionali appariva francamenteazzardato, soprattutto considerato illibero accesso alla rete che il loro utilizzo garantisce.

Molto debole anche l'argomentazione in base alla quale il costo diaccesso all'utilizzo dell'applicazione ne avrebbe subordinato la fruizione adun atto volontario dell'utente, che non sarebbe dunque potuto "incappare"accidentalmente nei risultati dei sondaggi pre-elettorali.

Che cosa distinguesse un'app a pagamento da unquotidiano (a pagamento) non era particolarmente chiaro, consideratosoprattutto che entrambi i mezzi sirivolgono "ad un target definito di clienti paganti"; consentire a SWG ladistribuzione in commercio di PoliticAPP avrebbe in definitiva rappresentatoun'evidente sperequazione, oltre a costituire una palese minaccia per la genuinità del voto (il pericolo diessere influenzati dalle intenzioni di voto di altri futuri elettori era elevatissimo).

Dura la reazione di SWG, che nellosviluppo dell'app aveva investito, tempo, danaro ed immagine: "Noirispettiamo la legge - hi dichiarato il presidente Roberto Weber, - cipenseranno i nostri avvocati. Chi ha scaricato la nostra PoliticApp non sipreoccupi: ci mandi un'email e noi provvederemo a fornire comunque tutte leinformazioni che abbiamo promesso. Se non potremo, restituiremo il danaro".