Facebook e la sua luna nera: il furto d'identità. Purtroppo, sempre più frequentemente, e da alcuni anni a questa parte, alcuni utenti utilizzano il famoso Social Network per la creazione illegale di profili falsi (meglio conosciuti come fake) a scopo diffamatorio. Sempre più spesso questa pratica si avvale del furto d'identità a discapito di terzi, ignari di tutto fino alla scioccante scoperta, che avviene, il più delle volte, grazie ad un amico.
Ogni anno, in Italia e nel mondo, migliaia di account vengono clonati in questo modo a scopo illegale.
Agli utenti di Facebook capita sempre più spesso infatti di ritrovarsi increduli di fronte ad un account falso con foto, nome e cognome degli stessi e, oggi più che mai, anche di doversi giustificare di azioni mai commesse, parole mai utilizzate e situazioni mai vissute che sono avvenute ad opera di una terza persona.
La domanda che più sorge spontanea è questa: perchè qualcuno dovrebbe creare un account a nome di terzi (realmente esistenti e attivi o meno sul social network)? La risposta più ovvia, e probabilmente la più reale, è quella del desiderio, da parte dell'ideatore del fake, di diffamare - per gelosia, odio, stalking, amore negato, discordanze politiche, differenti credo, litigi in ambito lavorativo, etc - la persona cui ruba illegalmente l'identità.
Come comportarsi di fronte al furto d'identità? Una volta che vi imbattete in una situazione di questo tipo la prima mossa da compiere è quella di segnalare il profilo falso a vostro nome alla competenza di Facebook, attraverso l'opzione segnala/blocca utente (presente a destra sul menù a tendina sottostante la freccia verso il basso) nell'anteprima di ogni profilo.
Attraverso la vostra segnalazione, dopo identificazione attraverso l'invio del vostro numero di cellulare e di un codice di verifica che vi verrà inviato tramite sms sul numero indicato, Facebook provvederà a chiudere il falso account nell'arco di poche ore. Se venite a conoscenza di reati veri e propri operati a vostro nome è consigliabile altresì rivolgersi alla polizia postale, che agirà di conseguenza scoprendo e denunciando, per reato di sostituzione di persona, l'ideatore del furto della "vostra" identità.