WhatsApp come la "sora Maria": tutti la vogliono ma nessuna se la piglia. Già a dicembre scorso era uscita la voce di un interesse da parte di Facebook per acquisire la proprietà di una delle app di messaggistica più diffuse al mondo, mentre è di pochi giorni fa l'indiscrezione di un'offerta vicina al miliardo di dollari da parte di Google.
La notizia, diffusa da Digital Trends, aveva fatto molto clamore nel mondo hi-tech. Tempo un paio di giorni, però, ed è arrivata la smentita da parte di Whatsapp. "Non c'è nessuna trattativa con Google" ha dichiarato a AllThinghsDigital, un blog del The Wall Street Journal, il capo della divisione sviluppo dell'azienda Neeraj Arora.
Una smentita secca, senza ulteriori commenti.
Whatsapp è stata fondata nel 2009 a Santa Clara, in California. Ben presto è diventata una delle applicazioni per scambiare messaggi - ma non solo: anche foto, posizioni geografiche, brevi clip video e audio - più utilizzate al mondo. Conta circa 100 milioni di utenti al giorno in 250 Paesi.
Il servizio è disponibile per dispositivi iOS, Android, BlackBerry, Symbian e WindowsPhone. Lo scorso gennaio è stato raggiunto il record di messaggi scambiati sulla piattaforma: 7 miliardi di messaggini spediti per gli auguri di buon anno. A febbraio scorso la decisione di far diventare l'app, fino ad allora gratis, a pagamento: download gratis ma abbonamento obbligatorio a 79 centesimi l'anno dopo 12 mesi per gli utenti con dispositivi Android, BlackBerry, Symbian e WindowsPhone; pagamento di 89 cent solo al momento del download per i dispositivi iOS. Differenza che, però, è stata presto abolita in favore dell'abbonamento annuale per tutti i sistemi operativi.