La Polizia Postale di Roma ha confiscato ben 27 domini internet, per cause collegate alla tutela copyright. Tra i portali implicati troviamo NowVideo, Cyberlocker, Videopremium, Bitshare, NowDownload, Rapidgator, Uploaded e Clips House, attualmente non più raggiungibili dall'Italia.

Il tutto ha inizio con la denuncia arrivata alla fine di febbraio negli uffici della Polizia Postale di Roma, sottoscritta dalla società nello scorso novembre, dopo l'arrivo nei Cinema italiani del film "Un mostro a Parigi". Il film è stato collocato senza licenza, su alcuni dei portali coinvolti nel sequestro, intrapresa da chi di competenza un'inchiesta, che in poche settimane si è conclusa con la richiesta di oscuramento degli indirizzi, avviata dal Pubblico Ministero del GIP di Roma.

Sul giornale "il Fatto Quotidiano", Fulvio Sarzana dichiara quanto sia un'operazione di portata colossale, considerando che il fatto riguarda solamente l'Italia. Alcuni di questi portali hanno già pensato di utilizzare tattiche per eludere il blocco, altri invece, per evitare possibili penalità, hanno irrevocabilmente cessato il servizio verso tutti gli utenti del nostro paese.

Sono comprensibili i reclami da parte degli utenti bloccati nell'utilizzo di un "servizio firmato e pagato" e lo stesso vale per chi si vede contravvenire il "diritto d'autore".

L'avvocato e specialista di diritto penale di internet Fulvio Sarzana di Sant'Ippolito, dichiara: "sicuramente la società accusatrice avrà ottimi motivi, così come il magistrato che ha emanato il provvedimento, ma viene da porci una domanda, perché per un 'semplice cartone animato' 27 portali globali, con milioni di Files, alcuni di questi addirittura privati, che riuniscono milioni di persone, sono stati chiusi su tutto il territorio nazionale?".

L'impressione dell'avvocato Fulvio Sarzana è che, nonostante l'Italia abbia l'esigenza che i propri cittadini italiani acquisiscano notizie su internet per non restare separati dal resto del mondo, si stia innalzando un'autentica "muraglia cinese".

Sul sito online di Sarzana si commenta: sia per la dimensione e sia per la consistenza, questa è la più vasta operazione di esproprio di contenuti su internet di un paese occidentale, secondo solamente dal dipartimento dell'Homeland security statunitense, dove il 26 novembre 2010 è stato utilizzato lo stesso sistema di esproprio di domini, che aveva recato al sequestro di 70 portali.