Sembra che l'applicazione da 19 miliardi di dollari risulti un po' difettosa. Poco dopo l'acquisto di Mark Zuckerberg infatti, Whattsapp smette di funzionare, sebbene per poche ore. Si è poi scoperto che a mandare in tilt il sistema è stato un sovraccarico dei server dovuto ai numerosi utenti che hanno fatto richiesta di passare all'app di messaggistica istantanea per smartphone. Ma oltre a questo danno il co-fondatore di Facebook ci sarà rimasto ancora più male dopo aver scoperto che ha acquistato l'app, a quella esorbitante cifra, da un ragazzo che qualche anno prima aveva chiesto di lavorare per lui e che aveva respinto.

Oltre al danno anche la beffa dunque.

Brian Acton, co-fondatore di Whattsapp assieme a Jan Koum, può dirsi contento e soddisfatto, se non gli dovessero bastare i 14 miliardi di euro può infatti vantarsi di essersi riscattato dopo il rifiuto ricevuto dalla compagnia di Facebook. Rimasto disoccupato, nel 2009 Brian Acton si impegnò a trovare un nuovo lavoro e fece domanda anche per entrare in Facebook, uscendo da quel colloquio di lavoro con un'amara delusione. Sul suo profilo Twitter condivise anche una frase (ancora visibile) mostrando il suo sconforto.



Qualche mese dopo Acton e Koum decidono di mettersi in proprio e danno vita a Whattsapp, che dal 2009 a oggi, in tutto il mondo, ha raggiunto milioni e milioni di utenti.

L'inattesa vicenda ha scosso il Web, infatti nessuno si sarebbe aspettatato che Whatsapp sarebbe passato nelle mani del proprietario di Facebook. In molti ora si chiedono, il colore di Whatsapp diventerà anch'esso blu?