Il sistema del trasporto metropolitano di Napoli avrà anche alcune pecche: alcune stazioni si allagano quando piove e i treni non sono frequenti e sempre puntuali come quelli delle capitali europee, però la città partenopea può vantarsi di avere una stazione all'avanguardia e lodata a livello internazionale.

Parliamo della stazione Toledo, ubicata nel quartiere San Giuseppe, inaugurata il 18 settembre dello scorso anno e ritenuta dal The Daily Telegraph e dalla CNN la stazione metro più bella del mondo. Al suo interno è possibile infatti apprezzare diverse opere avveniristiche di arte moderna, giochi di luci e forme, ma anche due grandi mosaici di Kentridge e realizzati dal mosaicista Costantino Aureliano Buccolieri.

Ma da ieri la stazione si è arricchita di una nuova caratteristica che potremo definire "spaziale".

All'interno della stazione Toledo è stato infatti inaugurato un rilevatore di raggi cosmici, realizzato dai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), in grado, come dice il nome stesso, proprio di rilevare i raggi cosmici sprigionati dal Sole, dalle stelle più lontane o anche nei primi istanti della vita dell'universo. Bisogna infatti sapere che questi raggi (tecnicamente "particelle") attraversano la Terra ogni secondo e questo macchinario le rende visibili al pubblico con l'accensione di fotorivelatori a cui sono collegati led che sprigionano lampi di luce a ogni loro passaggio.

Ciò che ha spinto l'idea di questa iniziativa è, secondo i responsabili, la necessità di far conoscere alle persone comuni l'importanza della ricerca scientifica, nonché suscitare curiosità su tutti i fenomeni che sono invisibili all'occhio umano eppure sono densi di mistero e di fascino.

Il tutto, aspettando che sia riaperta la Città della Scienza - detta anche Museo del mare - sita a Bagnoli e distrutta da un'infame incendio più di un anno fa. Atto rimasto ancora senza colpevoli.